Tangenti in comune, in 6 ai domiciliari nel Napoletano

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Tangenti in comune, in 6 ai domiciliari

Tangenti in comune. Sono sei le persone finite ai domiciliari tra i vertici del comune di San Giorgio a Cremano, a Napoli. L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, disposta dal gip di Napoli, è stata eseguita stamattina all’alba dagli agenti del commissariato della Polizia di San Giorgio a Cremano e della Squadra mobile della Questura partenopea.

 

Tangenti in comune, concussione e turbativa d’asta alla base dei provvedimenti

I reati ipotizzati sono di associazione per delinquere finalizzata alla concussione e alla turbativa d’asta. I poliziotti stanno inoltre eseguendo perquisizioni ,disposte dalla Procura della Repubblica di Napoli, che coordina le indagini. Le misure cautelari sono scattate i seguiti alla richiesta della Procura partenopea.

 

Tangenti in comune, Di Maio: “Non risparmiata neanche città di Massimo Troisi”

“La corruzione del Pd non ha risparmiato neanche la città di Massimo Troisi. L’inchiesta del giorno che coinvolge sindaco ed ex sindaco, è scoppiata a San Giorgio a Cremano, in Provincia di Napoli”. Arriva, come riporta AGV NEWS, con un tweet del vicepresidente alla Camera Luigi Di Maio (M5S) l’indiscrezione sulle persone coinvolte nel blitz eseguito stamattina dalla Polizia di stato. “Arresti domiciliari – ha scritto ancora il pentastellato – a carico di dirigenti e funzionari del Comune. In corso anche decine di perquisizioni a carico anche di esponenti politici locali. Secondo le prime indiscrezioni sarebbero state notificate informazioni di garanzia anche a carico dell’attuale sindaco, Giorgio Zinno (Pd) e del suo predecessore, Mimmo Giorgiano (Pd). L’accusa ipotizzata dai Pm della Procura napoletana sarebbe quella di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed alla turbativa d’asta. Nel mirino degli inquirenti – ha concluso Di Maio – gli appalti al Comune”.