
“Niente che mi riguardi è ufficiale. Io non sono con lei in questo momento, non ci siamo mai visti. In realtà non esisto”. Sara, la detective solitaria creata da Maurizio de Giovanni, sta per arrivare su Netflix in una nuova serie.
Protagonista una donna schiva, invisibile: Sara Morozzi, ex agente di polizia in grado di cogliere le sfumature delle persone, legge le labbra e interpreta il linguaggio non verbale. Per lei gli altri non hanno segreti e torna in azione dopo anni di isolamento.
Ha debuttato il 3 giugno su Netflix la serie prodotta da Palomar “Sara – La donna nell’ombra” tratta dalla saga letteraria edita da Rizzoli di De Giovanni già autore di romanzi bestseller che sono stati trasposti in serie di successo (come I bastardi di Pizzofalcone con un super cast guidato da Alessandro Gassman; Mina Settembre, con Serena Rossi; il Commissario Ricciardi con Lino Guanciale) tutte ambientate a Napoli, e questa volta le immagini sono più suggestive che mai.
Nei sei episodi, con la regia di Carmine Elia, protagonista Teresa Saponangelo, ammirata anche nel film di Paolo Sorrentino E’ Stata la Mano di Dio, che nella serie Netflix veste i panni di una donna alla ricerca di giustizia, che ha imparato a sparire, ma non a dimenticare: e quando qualcosa riapre la ferita, la sua precisione torna ad agire con freddezza chirurgica, e da qui si snoda un racconto poliziesco a tinte thriller.
Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso il destino le presenta un nuovo caso.
Nel cast nella serie anche Claudia Gerini (Teresa), Flavio Furno (Pardo), Chiara Celotto (Viola), Carmine Recano (Massimiliano), Antonio Gerardi (Tarallo), Giacomo Giorgio (Ciro Musella), Massimo Popolizio (Corrado Lembo) e Mariana Falace (Rachele).
Le sceneggiature sono firmate da Donatella Diamanti, Mario Cristiani e Giovanni Galassi. Teresa, il personaggio di Gerini, è a capo di una unità dei servizi segreti, è una donna intuitiva e dinamica che tiene molto alla sua femminilità. La serie mescola molti linguaggi, c’è l’indagine poliziesca, il mistero, l’action.
Per far luce sulla prematura morte di suo figlio, Sara, ex agente dei servizi segreti interni, stanca e ritirata in una prigione di solitudine, torna a chiedere un favore all’amica e collega di un tempo, Teresa. Ma si sa, niente è per niente. E in un attimo, si ritrova invischiata nella sua vecchia vita. Che lo voglia o no, è ancora la migliore: la “donna invisibile” la chiamavano, e la sua dote non ha mai smesso di essere richiesta.
Così, mentre scopre la vita del figlio, di cui ignorava quasi tutto, Sara sprofonda in un’indagine che la riporta davanti a tanti fantasmi del passato. Tenere insieme le due cose è molto difficile, e sicuramente molto pericoloso. Paradossalmente però, è così che la donna invisibile torna a vivere e a far quello che meglio sa fare: giustizia.
Dietro la sceneggiatura ci sono Donatella Diamanti, Mario Cristiani e Giovanni Galassi, capaci di mantenere lo spirito del romanzo.