Secondo appuntamento della protesta dell’associazione Una spiaggia per tutti ieri al lungomare di via Caracciolo. Dopo le polemiche suscitate dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della cultura e della politica locale, fra cui il presidente della I Municipalità Fabio Chiosi, che hanno protestato contro il “degrado” del lido Mappatella, invaso ogni estate dai bagnanti, una situazione giudicata indecorosa da alcuni, i manifestanti di Una spiaggia per tutti sono tornati al lido Mappatella per difendere il diritto dei napoletani a fare un bagno a mare senza dover pagare l’ingresso a un lido privato.
Armati di megafono e di cartelli con la scritta “Il 2% dei napoletani ha una barca, il 98% ha un costume da bagno”, il gruppo di è riunito a ridosso di quella che ormai è l’unica spiaggia libera rimasta a Napoli, improvvisando un mini comizio è offrendo ai bagnanti una fetta di anguria. “Ma il nostro obiettivo è Bagnoli” ha precisato Massimo Di Dato. “Storicamente è quella la spiaggia di Napoli”. Due chilometri circa di costa che è indispensabile riqualificare per restituire ai napoletani il loro mare.
Sulle polemiche suscitate ieri dalle dichiarazioni del Soprintendente speciale beni archeologici di Napoli della Regione, Gregorio Angelini, che ha bocciato il progetto di pedonalizzazione del lungomare, Di Dato non si sbilancia: “certo la pedonalizzazione potrebbe aiutare, ma questa è una zona che vive benissimo da sé, non ha bisogno di sponsorizzazioni”. Prossimi appuntamenti saranno a San Giovanni a Teduccio, dove nonostante l’inquinamento perenne dovuto al malfunzionamento dei depuratori i cittadini continuano a fare il bagno, e poi proprio a Bagnoli, “nella speranza che il sindaco e tutte le istituzioni si accordino finalmente per bonificare l’area”.
This post was published on Giu 15, 2014 14:44
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