
Detrazioni fiscali sanitarie: i requisiti da rispettare (www.roadtvitalia.it)
Ogni anno, milioni di famiglie italiane si trovano a dover affrontare il tema delle detrazioni fiscali per le spese mediche.
Le spese sanitarie possono rappresentare un onere significativo per il bilancio familiare e comprendono una vasta gamma di costi, dalle visite mediche ai farmaci, fino ai dispositivi diagnostici. Tuttavia, nonostante la rilevanza economica di tali spese, molti contribuenti commettono errori nel loro utilizzo, spesso non rendendosi conto che la detrazione fiscale spetta solo all’intestatario della fattura o dello scontrino parlante, non a chi effettua il pagamento.
Per accedere alla detrazione delle spese mediche, è fondamentale conoscere i requisiti richiesti dal fisco. La normativa prevede una detrazione del 19% sulle spese che superano la soglia di 129,11 euro annui. Questa agevolazione si applica a una serie di spese, tra cui visite mediche, analisi di laboratorio, acquisto di farmaci e prestazioni specialistiche. Tuttavia, affinché una spesa possa essere inserita correttamente nella dichiarazione dei redditi, è necessario rispettare sia requisiti formali che sostanziali.
La questione principale è che la detrazione spetta esclusivamente al contribuente a cui è intestata la fattura o lo scontrino. Questo principio può sembrare semplice, ma in realtà causa confusione tra i contribuenti. Infatti, anche se un familiare paga le spese sanitarie, non avrà diritto alla detrazione se la fattura è intestata a un altro soggetto.
Esempio pratico: genitore e figlio
Un caso frequente è quello in cui un figlio, convivente con un genitore anziano, paga una visita specialistica per il padre. Supponiamo che il medico emetta una fattura intestata al padre. In questa situazione, anche se il figlio ha sostenuto materialmente la spesa utilizzando la propria carta di credito, non potrà beneficiare della detrazione fiscale. L’unico che avrà diritto al bonus fiscale sarà il padre, poiché il documento fiscale è a suo nome. Questa distinzione è stata chiarita dall’Agenzia delle Entrate, come evidenziato nella risposta all’Interpello n. 484 del 2020.
Un altro aspetto da considerare è il rapporto di carico fiscale tra i soggetti coinvolti. Se il familiare che ha sostenuto la spesa non è fiscalmente a carico del contribuente, non potrà portare in detrazione la spesa, anche se la fattura è intestata a lui. Tuttavia, ci sono delle eccezioni: se si tratta di familiari con patologie specifiche che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica, potrebbero esserci opportunità di detrazione anche in assenza di un rapporto di carico.
D’altro canto, se il familiare è a carico – definito come un soggetto con un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro (o 4.000 euro se ha meno di 24 anni) – allora le spese sostenute in suo favore, purché intestate correttamente, possono essere detratte. Questo aspetto è particolarmente rilevante per le famiglie con figli studenti o giovani lavoratori.

Un ulteriore requisito per ottenere la detrazione sulle spese sanitarie è la tracciabilità del pagamento. Le spese devono essere effettuate utilizzando strumenti elettronici, come carte di credito, bonifici, bancomat o app. Tuttavia, è importante notare che per le spese sostenute presso strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è consentito il pagamento anche in contante.
La tracciabilità è un elemento fondamentale: se il pagamento è effettuato attraverso metodi tracciabili e il documento è intestato correttamente, non importa chi ha utilizzato la carta di credito o chi ha effettuato il bonifico. Il diritto alla detrazione rimane a favore dell’intestatario del documento fiscale.
Per evitare errori e massimizzare le detrazioni fiscali, è consigliabile pianificare attentamente le spese sanitarie. Le famiglie possono organizzare le proprie spese in modo da garantire che siano intestate correttamente e che i pagamenti siano effettuati in modo tracciabile. È fondamentale mantenere una buona gestione della documentazione fiscale, conservando ricevute e fatture per poterle facilmente inserire nella dichiarazione dei redditi.