
Autoctoni e turisti: dinamiche della maleducazione nelle città italiane(www.roadtvitalia.it)
Una recente indagine ha messo in luce una classifica sorprendente sulle città più maleducate d’Italia, svelando risultati inaspettati.
Lo studio, condotto dalla piattaforma Preply, ha coinvolto 1558 residenti di 19 città italiane, con lo scopo di analizzare la diffusione di diversi atteggiamenti maleducati sia tra i cittadini autoctoni che tra i turisti.
L’indagine ha chiesto agli intervistati di esprimere un giudizio su dodici specifici comportamenti, valutando quanto fossero comuni nelle rispettive città. Il 47,05% degli intervistati ha affermato che sia i locali che i turisti mostrano atteggiamenti maleducati in certe situazioni. Tuttavia, emerge una divisione netta: il 26,38% attribuisce la maleducazione più agli abitanti locali, mentre il 17,91% la collega maggiormente ai turisti, con un 8,66% di indecisi.
Cinque città si distinguono per un livello di maleducazione percepito più alto tra gli abitanti rispetto ai visitatori: Bari, Roma, Taranto, Catania e Palermo. In questi casi, la maleducazione locale sembra radicata in condizioni sociali difficili, portando a comportamenti considerati normali dagli autoctoni ma maleducati dagli stranieri. Al contrario, altre città riscontrano una maggiore maleducazione da parte dei turisti, i quali spesso faticano a integrarsi pienamente.
La classifica delle città più maleducate d’Italia
I risultati complessivi dello studio collocano Venezia al primo posto della classifica delle città più maleducate, seguita da vicino da Catania e Parma. Nella top ten figurano anche grandi metropoli come Milano e Roma, che occupano rispettivamente la quarta e la sesta posizione.
La graduatoria completa è la seguente:
- Venezia – 6,55
- Catania – 6,52
- Parma – 6,51
- Milano – 6,33
- Brescia – 6,30
- Roma – 6,26
- Genova – 6,25
- Trieste – 6,23
- Torino – 6,07
- Taranto – 6,03
In particolare, Venezia, con il suo centro storico tra i più affollati d’Italia e meta di milioni di turisti ogni anno, si distingue per comportamenti maleducati sia da parte dei residenti sia dei visitatori. Tra gli atteggiamenti più frequenti spiccano il saltare la fila e il non rispetto dello spazio personale.

Lo studio ha anche identificato i comportamenti considerati più maleducati e le città dove sono maggiormente presenti:
- Passare molto tempo al cellulare in pubblico: Trieste
- Non lasciare passare nel traffico: Trieste
- Non rallentare alla guida in presenza di pedoni: Catania
- Fare confusione in pubblico: Catania
- Non prendere in considerazione gli estranei: Parma
- Guardare video in pubblico: Genova
- Parlare con il vivavoce in pubblico: Venezia
- Linguaggio del corpo di chiusura o chiusura di comunicazione non verbale: Brescia
- Non rispettare lo spazio altrui: Catania
- Essere maleducati con il personale di servizio: Venezia
- Non lasciare la mancia: Parma
- Saltare la coda: Venezia
Questi comportamenti riflettono una varietà di aspetti della vita urbana, dal traffico alla socialità, e contribuiscono a definire la percezione complessiva di maleducazione nelle diverse realtà locali italiane.
Venezia è una città unica per la sua conformazione geografica e storica, composta da isole intorno alla laguna, con un patrimonio artistico e culturale riconosciuto dall’UNESCO. La città deve gestire l’afflusso di oltre 13 milioni di turisti all’anno, che spesso porta a situazioni di sovraffollamento e tensioni sociali. Tale pressione si traduce in una percezione diffusa di maleducazione, sia tra i residenti che tra i visitatori, con comportamenti quali il mancato rispetto delle file e del personale di servizio.
Dal punto di vista climatico, Venezia presenta un clima sub-mediterraneo mitigato dalla vicinanza al mare, con inverni miti e estati calde, ma è anche soggetta al fenomeno dell’acqua alta, che può complicare la vita quotidiana e aumentare il disagio tra i cittadini.