sabato, Luglio 27, 2024
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Sgb, venerdì 15 dicembre presidio di lotta davanti all’ospedale San Gennaro

I lavoratori e le lavoratrici aderenti al Sindacato Generale di Base SGB, i comitati di lotta e le associazioni di rappresentanza sociale si mobilitano per difendere la sanità pubblica. Un presidio di lotta è stato promosso Venerdì 15 dicembre alle 10 a Napoli, davanti all’ospedale San Gennaro al Rione Sanità.

Mentre aumentano le patologie e la popolazione italiana invecchia sempre più, invece di rafforzare e qualificare la sanità pubblica, continuano le politiche per danneggiarla. Con l’ultima manovra, il governo Meloni ha inflitto alla sanità pubblica un’ulteriore riduzione della spesa che, tra il 2020 e il 2025, passerà dal 7,4% al 6,2 del PIL comportando ulteriori peggioramenti particolarmente sentiti al Sud, sempre più privato negli anni e pure dal Governo di capacità economico-finanziarie per affrontare adeguate politiche pubbliche che colmino il divario dal resto della nazione – sottolinea in una nota il Sindacato Generale di Base – A peggiorare la situazione la politica regionale di De Luca di smantellamento degli ospedali “minori”, nonostante Napoli conti oltre 900mila abitanti (senza la città metropolitana) a cui si aggiungono milioni di turisti. Secondo le previsioni, ne arriveranno ben 3 milioni per le prossime festività natalizie”

Proprio perché Napoli è una grande Città con una forte densità abitativa ed un notevole sviluppo turistico, la Giunta De Luca dovrebbe impegnarsi a rafforzare e qualificare i servizi pubblici a partire da servizi sanitari pubblici, trasporti pubblici e smaltimento dei rifiuti” – aggiunge la nota del sindacato di base.

Invece, si continuano a smantellare presidi sanitari sul territorio e le ASL napoletane – da cui dipendono importanti ospedali cittadini – continuano a “regalare” milioni di euro ad aziende private in cambio di servizi che peggiorano sempre di più. Per esempio, l’ASL Napoli 1 Centro.

All’Asl Napoli 1 Centro nonostante le aziende private si siano aggiudicate l’appalto CONSIP per i servizi di pulizie e sanificazioni degli ospedali sulla base di dichiarate capacità economico-finanziarie e organizzative e presentando offerte tecniche ove promettevano l’uso di macchinari, prodotti, procedure e strumenti di sanificazione a norma e di ultima generazione, invece tutto sta andando male anche in spregio di capitolati che fissano servizi di pulizia e standard di qualità da garantire e in spregio pure di norme sul lavoro e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro – denuncia il sindacato di base – Sin dall’inizio il passaggio di cantiere (ex art 4 comma a) è stato fatto passare dai soliti sindacati come una grande conquista quando invece gli appaltatori entranti devono acquisire il personale dei servizi che ne ha diritto per legge. Successivamente le aziende hanno richiesto addirittura la cassa integrazione dal 50% al 90% come se fossero in crisi quando invece sono vincitrici di importanti gare pubbliche anche sulla base di requisiti economici documentati e capacità organizzativa“.

Palese speculazione. “Inoltre, non sono stati mai forniti quei macchinari, quelle strumentazioni e quei prodotti dichiarati nell’offerta tecnica e il personale risulta pure frequentemente sprovvisto del necessario, oltre che gravato da sovraccarichi di lavoro considerato che deve compiere le stesse prestazioni di pulizia e sanificazione ma in minor tempo a disposizione. Evidente che siamo in contesti aziendali di mero profitto con l’aggravante anche che chiunque provi a segnalare, lamentarsi o protestare diventa il bersaglio di minacce, spostamenti improvvisi, contestazioni pretestuose e violenze. Tutto già oggetto di diversi esposti, denunce e un’interrogazione consiliare ignorati, per esempio, dalla Regione Campania e della Direzione sanitaria dell’ASL nonostante il comportamento delle aziende private comprometta i diritti e la sicurezza del personale e la stessa qualità dei servizi sanitari in danno pure ai pazienti ed alla ASL che continua a pagare le aziende nonostante mancanze e gravità acclarate – conclude la nota – Noi del sindacato SGB continuiamo a ripetere che invece di regalare soldi pubblici (e ore di Cassa Integrazione) a ditte private bisognerebbe utilizzare queste risorse per assumere gli operatori delle pulizie (ma anche della manutenzione, della logistica e degli altri servizi) alle dirette dipendenze delle ASL e delle aziende ospedaliere. SGB continua a lottare al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta che non si fanno intimidire invitando tutte e tutti a partecipare

L’iniziativa organizzata per il prossimo Venerdì è sostenuta dall’Unione Popolare. La sanità pubblica peggiora sempre più a causa di tagli del Governo, di politiche regionali di smantellamento di presidi ospedalieri e pure di appalti di servizi condotti da aziende private con logiche di mero profitto in danno alla sanità, ai lavoratori e alle lavoratrici, alla qualità dei servizi, ai pazienti. Questo mette a rischio ancor più il nostro Sud già colpito nei decenni da politiche che non consentono di colmare i divari dal resto della nazione – evidenzia Unione Popolare – Come Unione Popolare sosteniamo i lavoratori e le lavoratrici e la battaglia del Sindacato Generale di Base SGB e dei Comitati in difesa del lavoro e della sanità pubblica, valori fondanti dell’Unione Popolare. La sanità pubblica riguarda tutta la Città, i Cittadini e le Cittadine, il personale sanitario, il personale addetto ai servizi, i pazienti, le realtà sociali, politiche – aggiunge l’Unione Popolare – La sanità è un bene comune!

Anche Mera25 a sostegno dell’iniziativa. Anche Mera25, lo strumento politico di DiEM25, un movimento nato per cambiare radicalmente l’Europa, democratizzandola, e per renderla uno spazio di pace e benessere collettivo, si schiera al fianco dell’iniziativa prevista per venerdì 15 dicembre.

Redazione Desk
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Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.
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