mercoledì, Aprile 24, 2024
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Scottecs: Napoli colera nei fumetti del fenomeno Sio

Angelo Forgione, scrittore, giornalista, opinionista, storicista, meridionalista, culturalmente unitarista, napoletano, è andato all’attacco del fumettista veronese Simone Albrigi, in arte Sio, noto per aver creato il canale Youtube Scottecs, che conta oltre 750mila iscritti e milioni di visualizzazioni. Il fumettista veronese possiede anche una pagina Facebook di Scottecs, con 414mila fan e le sue vignette virali. In tal modo in poco tempo è diventato il fumettista più noto in Italia, portandolo alla creazione della rivista trimestrale Scottecs Magazine, uscita con il primo numero a febbraio.

Scottecs contro Napoli

Il secondo numero, presentato tra l’altro al Comicon di Napoli, come spiega sul suo blog Angelo Forgione, è sembrato essere però alquanto “razzista” nei confronti della città partenopea. Angelo Forgione scrive infatti sul suo blog che nel “secondo numero, in edicola in questi giorni, Sio ha riservato un’amara sorpresa a un ragazzino napoletano di 11 anni, trovatosi di fronte a una vignetta che l’ha fatto davvero arrabbiare: un vecchio muore a Frosinone pronunciando il detto “vedi Napoli e poi muori”, ricordando al suo giovane interlocutore che è stato a Napoli nel settembre 1973. Che è poi il tempo del colera, ma non viene specificato… il che rende il tutto ancor più pericoloso, poiché molti lettori neanche si chiederanno il perché dell’associazione tra la morte differita per causa napoletana e la data indicata”.

Il giovane ragazzino ha così postato un messaggio di spiegazioni sulla Fan Page del veronese Sio, il quale ha risposto scusandosi in un modo alquanto originale: “Porca vacca che megasfortuna, ho scelto un mese e anno a caso ed è proprio così. Ti chiedo scusa e farò del mio meglio per farlo anche sul Magazine”. Angelo Forgione a questo intervento del fumettista ha replicato: “Un mese e un anno a caso, certo… evidentemente Sio crede di potersi prendere gioco dell’undicenne napoletano, suo lettore”. Insomma i soliti stereotipi su Napoli. Sio bocciato.

Redazione Desk
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