Recensione del romanzo d’esordio di Giacomo Casaula per Edizioni Mea, “Scie ad andamento lento”
di Daniela Merola
“Scie ad andamento lento” è il romanzo d’esordio di Giacomo Casaula per Edizioni Mea ed è un viaggio verso una nuova e più consapevole ispirazione per continuare a scrivere, un romanzo nel romanzo che ancora non c’è, nell’ispirazione che latita e si
affossa sotto i colpi della vita. Giacomo Casaula è un performer molto promettete che si divide tra il teatro, la canzone e la scrittura, anch’egli alla ricerca di una reale e più netta collocazione.
“Scie ad andamento lento” è un romanzo che segue l’oscillare perenne dei sentimenti umani, sospesi tra l’essere e il non essere. Il protagonista Stefano De Sanctis è un giovane scrittore e vive di tumulti e dubbi il suo ruolo di giornalista e scrittore. Il suo unico romanzo è “Scie ad andamento lento” e dopo di allora non è più riuscito a produrre altro, non è riuscito più a trovare la giusta “scia” verso l’ispirazione. Dopo una relazione finita male decide di ritornare a Cattolica, uno dei luoghi dell’anima. Spera di ritrovare in questa città nuova linfa ispiratrice. Conosce anche una ragazza, Elena, che riesce a scuoterlo da una noia sentimentale che lo opprime.
Dopo varie avventure tra Napoli, sua città natale, e Cattolica, riesce finalmente a creare qualcosa di nuovo. Sarà l’inizio di un viaggio, di una “scia” ricca di paure certo, ma molto più corposa e produttiva, un viaggio sincero nella propria coscienza, nei suoi desideri non appagati, nelle sue verità nascoste. Una nuova partenza per arrivare a nuovi arrivi.
La scrittura di Giacomo Casaula è diretta, non ricercata, sospesa tra antico e moderno, sublimata in concetti espressivi e occultati. Le “scie ad andamento lento” di Giacomo Casaula sono quelle che ci trascinano a riva sfiancati ma sono soprattutto quelle che ci portano lontane, verso mete inaspettate.