Sblocchiamo noi Bagnoli
Stamattina, di fronte alla sede della Regione a via S.Lucia, si è tenuta una manifestazione delle associazioni di base, disoccupati, precari e studenti contro il commissariamento di Bagnoli.
I punti chiave della manifestazione sono chiarissimi:
“A Bagnoli non servono commissari. Bonifiche e lavoro stabile e sicuro. Servizi e spazi sociali. Chi ha inquinato paghi“.
I manifestanti temono che dietro il commissariamento ci sia l’intento di cementificare Bagnoli, privatizzandone la gestione e gli accessi alle sue enormi bellezze. Grandi perplessità anche sul nome del commissario del governo, quel Salvo Nastasi, già chiacchieratissimo soprintendente del San Carlo di Napoli. Il neo-commissario dovrebbe attivare una “cabina di regia”, con il coinvolgimento di Invitalia come soggetto attuatore e con la partecipazione di Regione e Comune, con uno stanziamento di 200 milioni di euro. Ma proprio sul ruolo del Comune si sta consumando una grave polemica istituzionale: il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha già preannunciato ricorso contro il provvedimento di nomina del Commissario, ritenendo che questa figura esautori di fatto il ruolo e le competenze del Comune di Napoli.
Il Laboratorio Politico Iskra rivendica con forza un modello diverso di bonifica e riqualificazione dell’area occidentale: “Il quartiere è di chi lo vive quotidianamente. Proponiamo uno sviluppo diverso da quello che ci viene imposto dall’alto. Noi ci opponiamo alla logica di speculazione e sfruttamento e siamo per la riappropriazione degli spazi“.
Carica della polizia, un contuso
Momenti di tensione si sono avuti poco prima che la delegazione dei manifestanti fosse ricevuta negli uffici della Regione: le forze dell’ordine hanno effettuato una carica di alleggerimento. Per fortuna l’ingresso della delegazione in Regione ha calmato gli animi.