Giovedì 9 novembre, alle ore presso Salotto Vitanova, in via Belsito n.4 (Tavernetta Belsito), Posillipo, si terrà la presentazione di “Sulla Rotta di Enea, da Antandros alle sponde del Tevere” (Ed.Valtrend), di Bruno Agolini (autore delle illustrazioni e delle didascalie) e di Maria Teresa Moccia Di Fraia (autrice dell’introduzione e dei versi).
Benvenuto di Sasà Landolfi
Introduce Yvonne Carbonaro
Relatore Mimmo Grasso
Maria Teresa Moccia Di Fraia, archeologa, già docente di latino e assessora alla Cultura del Comune di Pozzuoli, ha collaborato con la Soprintendenza Archeologica a progetti e studi sull’archeologia dei Campi Flegrei e non solo. Il progetto più importante che attualmente sta seguendo è “La Rotta di Enea”. L’eroe troiano nel suo viaggio ha toccato 5 paesi del Mediterraneo: Turchia, Grecia, Albania, Tunisia, Italia. Si tratta pertanto di un progetto di respiro europeo che mira ad una maggiore e più attenta diffusione della conoscenza dell’Eneide. É da tale motivazione che nasce questo libro in italiano e in inglese “Sulla rotta di Enea”, in cui le vivacissime tavole che illustrano le varie tappe mirano a consentire una nuova lettura per immagini del poema e a riscoprirne tanti interessanti aspetti.
Due sono gli elementi di novità rispetto alle trattazioni tradizionali: i disegni audacemente visionari del fantasioso pittore Bruno Agolini e l’eco evocativa dei frammenti poetici simili ad haiku della Moccia. Il sottotitolo “Da Antandros alle sponde del Tevere” ci ricorda che Enea, fuggito con i Troiani sulla spiaggia di Antandros, costruì una flotta di venti navi, utilizzando il legno del Monte Ida sacro alla dea Cibele. Come naturalmente sappiamo fin dalle scuole medie, i 12 libri del poema si dividono nei primi sei che parlano del viaggio, che è viaggio di rifondazione (e non di ritorno come quello di Ulisse) e gli altri sei, che trattano di guerra, guerra finalizzata alla costruzione di una nuova città (e non alla distruzione come nell’Iliade), e sono encomiastici nei confronti della fondazione di Roma e della casa GiulioClaudia. Proprio in mezzo, però, il libro sesto è dedicato ai Campi Flegrei e alla Sibilla Cumana, cioè al viaggio nell’Ade, tappa centrale e fondamentale della Rotta di Enea, a cui si rifà sia il titolo del libro sia il progetto di cui si è detto.
This post was published on Nov 3, 2023 15:25
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