Metà romana e metà napoletana, ma dai lineamenti asiatici. In questi anni a Seoul mi sono saputa ben mimetizzare con la gente del posto, ma non è stato sempre così. I coreani sono una popolazione esteticamente e culturalmente omogenea dove la comunità straniera è molto limitata, e anche se ben visto, lo straniero rimane sempre un estraneo. Durante i miei primi mesi a Seoul mi è capitato spesso di esser fermata da sconosciuti curiosi, ho fatto amicizia con molti anziani del posto, meravigliati che una straniera riuscisse ad esprimersi nella loro lingua. La bellezza in tutto ciò è che i coreani non hanno preconcetti verso gli italiani, qui il classico stereotipo “pizza e mandolino” non è arrivato; posso portare le tradizioni italiane, raccontare della nostra magnifica terra, che oltretutto i coreani amano molto visitare. Come espatriata italiana ho il dovere di far conoscere il meglio dell’Italia anche a 9000 km di distanza.
This post was published on Dic 18, 2018 12:20
In attesa che il recupero con la Virtus Imola sia calendarizzato dopo la sospensione di mercoledì sera,…
Quattro spettacolari bande cittadine animeranno i giorni antecedenti il 31 dicembre e quelli iniziali del…
Dal 20 dicembre al 20 aprile 2026 la Reggia di Caserta apre le porte a…
Prosegue la rassegna della Fondazione Il Canto di Virgilio nell’ambito di “Altri Natali 2025”: sabato…
Il 19 dicembre alle 17:30, presso la biblioteca sociale La Casa di Francesca in via…
Proiezione del cortometraggio dedicato a Elsa Morante e Dacia Maraini, presenti i “Giovani Morantiani” Continuano…