mercoledì, Aprile 24, 2024
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Ristrutturare casa: meglio chiedere un mutuo o un prestito?

Devo ristrutturare casa e mi serve un finanziamento. Ma quale? Già perché in questi casi è possibile chiedere indistintamente un mutuo o un prestito. Per capire quale delle due soluzioni sia più vantaggiosa occorre fare una valutazione caso per caso, basandosi su alcuni parametri precisi. Innanzitutto un buon punto di partenza consiste nel porre i mutui presenti sul mercato a confronto con i prestiti proposti dalle principali banche, così da farsi un’idea delle possibilità che abbiamo.

Durante questa operazione inizieremo già a intuire che ciascuna delle due tipologie di credito ha i suoi pro e i suoi contro. Approfittando di questo momento vantaggioso per via dei tassi ai minimi storici, ecco dunque qualche consiglio per compiere una scelta oculata.

Parametri da valutare

Per capire se nel nostro caso specifico sia più vantaggioso un mutuo o un prestito per ristrutturare casa bisogna valutare questi tre aspetti:

1. IMPORTO

2. TASSO

3. DURATA

Mutuo per ristrutturare casa: tutti i vantaggi

Primo punto a favore del mutuo è il tasso di interesse, più vantaggioso rispetto a quello di un prestito. Ipotizzando una cifra di 30.000 euro da restituire in 7 anni, il secondo potrebbe avere un Taeg anche del 5%, mentre con il primo avremmo di media un 2,20% per quelli a tasso fisso e un 1,50% per quelli a tasso variabile.

Facendo due conti, se per questo stesso importo scegliessimo di usare un mutuo rispetto ad un prestito potremmo risparmiare di interessi una cifra compresa tra i 4.000 e i 7.000 euro. Niente male!

Altro punto di forza dei mutui è la durata. Mentre i prestiti devono essere restituiti al massimo entro 10 anni, i mutui possono essere tranquillamente spalmati anche in 30 anni. Così facendo potremo quindi chiedere cifre un po’ più alte senza dover rinunciare ad una rata sostenibile o ai nostri progetti di ristrutturazione più ambiziosi.

Prestiti: quando convengono?

Se l’importo necessario a coprire le spese di ristrutturazione è inferiore ai 30.000 euro ecco però che il prestito torna in gioco. Se per importi superiori la scelta è infatti obbligata (le banche non concedono prestiti superiori a questa cifra), al di sotto di questa soglia il finanziamento tradizionale potrebbe avere i suoi punti di forza.

Tra questi troviamo senz’altro la riduzione dei costi amministrativi, molto più contenuti rispetto a quelli dei mutui. Stesso discorso per la burocrazia, che nel caso di un prestito è molto ridotta. Se poi si sceglie di

optare per un prestito online la cosa diventa ancora più semplice: per richiedere il finanziamento basterà infatti trasmettere all’ente erogatore la copia di un documento di identità valido, del codice fiscale e dell’ultima busta paga o cedolino della pensione.

Se si soddisfano i requisiti di affidabilità adottati dalla banca, l’erogazione del prestito può avvenire anche in 6-8 giorni. Per i prestiti online, a volte sono sufficienti 24 ore appena. Al contrario, la concessione di un mutuo può richiedere anche diverse settimane: nel caso di spese urgenti e di piccola entità, quindi, meglio optare per un prestito.

Redazione Desk
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Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.
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