Recensione LA REGINA DELL’ISOLA di Doranna C. Giacomelli

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LA REGINA DELL’ISOLA

LA REGINA DELL’ISOLA di Doranna C. Giacomelli

Una delle cose più belle per un lettore è imbattersi in un libro che rispecchia in maniera sincera il proprio autore. Questo rende ancora più piacevola la lettura in quanto le pagine risultano più autentiche e lo scopo dello scrittore è più facilmente raggiungibile.

Questo è il caso de “La regina dell’isola” fantasy della vulcanica e simpaticissima Doranna C. Giacomelli, autrice toscana, al suo esordio editoriale.

Un romanzo che vuole divertire e intrattenere, e che riesce nel suo intento in maniera semplice e avvolgente.

L’ispirazione della storia e delle ambientazioni è quella del fantasy classico, dove l’immaginario che ci troviamo davanti è fedele al genere, ma suo grande punto di forza è la capacità di non limitarsi ai canoni dell’etichetta, ma riesce a spaziare tra scene divertenti e momenti di narrazione più cruda, pur rimanendo una lettura adatta sia per lettori più giovani che per quelli più navigati.

Regine, maghi, streghe, creature mitologiche, eroi senza macchia e senza paura, personaggi crudeli, viaggi epici da intraprendere, “La regina dell’isola” ha tutti gli elementi per essere una lettura di quelle che tengono inchiodate, un libro che non si vuole chiudere finché non si sa quale sorte tocchi ai protagonisti che sanno farsi amare e ai cattivi che sanno ingannare in maniera subdola il lettore, creando però quella suspence e quella curiosità che rendono questo un libro piacevole e particolarmente apprezzabile.

Inoltre l’autrice ha curato ogni dettaglio con maestria e attenzione, dimostrando quanto valorizzare una propria idea renda possibile la creazione di un ottimo prodotto finale anche senza per forza rivolgersi ad una casa editrice.

Quando la piccola editoria sarà in grado di incontrarsi e collaborare anche con le realtà che oggi sono ad appannaggio del self publishing avremo una stagione nuova e fertile per il mondo del libro e si recupereranno quelle nicchie di lettori che oggi non si riconoscono più in un’offerta editoriale troppo omologata e decisamente superata.

di Andrea Stella