In merito al terremoto recente si sente spesso parlare, come in tutte le emergenze, di “Protezione Civile”.
Road Tv ha raccolto informazioni in merito dagli enti napoletani di Protezione Civile.
Come istituzione, è un Dipartimento Nazionale, che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e si occupa a livello nazionale della previsione, prevenzione, gestione di disastri e calamità: in emergenza si avvale anche dei soggetti operanti nel Servizio Civile Nazionale.
L’attuale capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile è l’ex prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, che coordina poi le strutture di protezione civile che non sono organi a sè, ma sono l’insieme di mezzi e competenze di cui si avvalgono, ognuno per le sue funzioni, gli enti locali (Regione, Provincia e Comune) e anche la Croce Rossa Italiana e i Vigili del Fuoco.
Questi ultimi nelle calamità attivano unità di comando locale (UCL), immediatamente schierate sul posto, partendo da un modello sperimentato a L”Aquila (aprile 2009) e affinato in Emilia (giugno 2012) per creare un contatto diretto con i cittadini.
In questo terremoto sono due i frangenti in cui si parla di “protezione civile”, ma con significati diversi.
Gli uffici tecnici di Protezione Civile dei comuni interessati dal sisma forniscono degli esperti che insieme agli ingegneri dei vigili del fuoco operano delle verifiche statiche in maniera approfondita e specifica per il tipo di catastrofe.
Invece il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, noto anche con l’acronimo MiBACT, lavora a un’ opera di protezione civile, tesa cioè a interessarsi delle chiese e dei monumenti colpiti o a rischio, per proporne poi un recupero e un restauro.
In sintesi, si può parlare di Protezione Civile in senso assoluto solo in riferimento al Dipartimento Nazionale, che coordina le operazione svolte poi dai singoli uffici di protezione civile degli enti locali e dei corpi nazionali, mentre risulta corretto riferirsi ai “volontari della protezione civile”, che fanno capo al Servizio Nazionale e lavorano in ambiti territoriali o fanno richiesta per eventi specifici.
Le “protezioni civili” coinvolgono in Italia tutta l’ organizzazione dello Stato e questo distingue il nostro Paese dal resto d’Europa!
N.B. La foto dell’articolo è concessa dal Centro di Documentazione dei Vigili del Fuoco.
This post was published on Dic 31, 2013 13:03
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