Chi si aspettava di vedere in tv il processo a Berlusconi rimarrà deluso. Il tribunale di Napoli infatti, presieduto da Serena Corleto, ha vietato la ripresa televisiva costante delle udienze, perché, a suo giudizio, potrebbe avere un’influenza negativa sull’andamento del processo per corruzione e compravendita dei senatori.
Niente speciali tv quindi per gli imputati Berlusconi e Lavitola: le telecamere potranno entrare in aula soltanto nella fase iniziale delle udienze. Secondo i giudici infatti “la particolare invasività del mezzo televisivo e la sua significativa e diretta percepibilità da parte dei protagonisti dell’accertamento probatorio può recare pregiudizio alla serenità delle testimonianze e ciò, in particolare, nel caso di quelle che devono essere rese da soggetti la cui funzione pubblica si fonda sul consenso degli elettori”. Detto in altre parole, i politici. Che non possono rischiare di “compromettersi” agli occhi dei loro elettori con le loro testimonianze “scottanti”.
This post was published on Apr 2, 2014 10:56
Può una semplice mattinata al centro commerciale trasformarsi in un incubo? Purtroppo sì. È quello…
Paradossalmente, i lavoratori schiavizzati che i Romani consideravano “strumenti parlanti” (instrumentum vocale), in alcuni casi…
Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…
Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…
Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…
Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…