Un cavo in fibra ottica, installato, nel golfo di Pozzuoli, misurerà il bradisismo dei Campi Flegrei dal mare. Il cavo, lungo 2,5 Km, sarà in grado di monitorare il sollevamento e l’abbassamento del fondale marino, là dove si trova la maggior parte delle bocche del supervulcano.
Il nome del progetto è Pon Monica (MONitoraggio Innovativo delle Coste e dell’Ambiente marino), costato 8 milioni di euro e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con fondi europei, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università Federico II e le società Vitrociset e Leadtech.
È la prima volta che queste misurazioni, che partiranno tra una decina di giorni, vengono effettuate dal mare. Finora, infatti, il bradisismo dei Campi Flegrei era stato misurato solo sulla terraferma.
Giuseppe De Natale, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, spiega che misurare il fenomeno del bradisismo anche sul fondale marino ci permetterà di conoscerlo meglio, dato che la caldera dei Campi Flegrei si estende per gran parte del mare di Pozzuoli.
L’installazione di altri sensori è prevista anche nel golfo di Napoli per controllare il Vesuvio e Ischia, considerati i vulcani più pericolosi a causa dell’alta densità popolare della zona.
This post was published on Ott 1, 2015 12:52
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