Al “PIT Arts and Music Center” di Fuorigrotta sabato 6 aprile la serata avrà due protagonisti e molti importanti attori sulla scena, nel segno della musica che si può raccontare con i suoni, ma anche con le immagini di un film o, ancora, attraverso le pagine di un libro.
Il primo protagonista è il film-documentario “The Real Swinger. I Found a Reason: Punk Rock!” che verrà proiettato alle ore 19,00, per la prima volta a Napoli. Il film ripercorre le vicende della storica band fondata da Marco Cicchella che fu una delle esperienze più significative del rock indipendente italiano degli anni 90. In sala sarà presente il regista, Francesco ‘Perzico’ Di Giuseppe, Marco Cicchella, oggi leader di “No Spoiler”, e altri due importanti ospiti: la scrittrice e critica musicale Simona Frasca, docente alla “Federico II” di Napoli e Michelangelo Iossa, autore, critico e storico della musica, docente presso l’ateneo napoletano Unisob.
L’altro protagonista della serata è un libro: “LOVE. Le canzoni d’Amore dei Beatles” edito da Graus, e scritto da Michelangelo Iossa, critico e scrittore, tra i più autorevoli biografi italiani dei Beatles.
Alle 21,00 Iossa proporrà un viaggio immersivo – in musica e parole – nella poetica amorosa beatlesiana attraverso l’esecuzione di alcuni dei brani più amati dei Fab Four.
A fine serata l’autore sarà disponibile per un meet-and-greet, per confrontarsi con appassionati e lettori, e firmare le copie acquistate a un prezzo promozionale in esclusiva per il pubblico del PIT
L’ingresso per la sola visione del documentario è libero.
Per assistere allo show di Iossa è prevista una donazione all’ingresso di 8 euro a persona o 15 euro a coppia.
Il PIT ARTS + MUSIC CENTER è in via Roberto Murolo, 34 e ospita anche la sede del PINK CADILLAC il più importante fan club dedicato alla figura di Bruce Springsteen in Europa, fondato e diretto da Gianni Scognamiglio e Paola Jappelli. Il PIT è articolato in una sala per concerti, proiezioni, eventi culturali o seminari e una galleria dedicata alle arti visive (diretta da Giovanni Menna). Si tratta dunque di un luogo di incontro e di divertimento, ma anche di un centro di produzione e disseminazione della musica e della cultura contemporanea.PIT infatti sta anche per Plurale, Indipendente, Transculturale: uno spazio nuovo e libero dove sono ospitate tanto le ricerche più sperimentali che quelle esperienze che intercettano le molte forme di espressione della cultura e dell’arte popolare del nostro tempo.
This post was published on Apr 2, 2024 10:41
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