
Un ragazzo di 15 anni è stato ferito con diversi fendenti, almeno nove coltellate, in piazza Dante, nel centro di Napoli. Si tratta del secondo giovanissimo colpito nello stesso posto in 48 ore. Il 15enne è stato soccorso e trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini, è in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato Decumani e gli uomini della Squadra Mobile che stanno ora indagando sull’accaduto.
Nella serata tra sabato e domenica a essere ferito era stato un quattordicenne: la Polizia aveva successivamente individuato l’aggressore.
Non sono ancora noti i motivi del ferimento di stanotte. Forse si tratta di diverbi tra gruppi di ragazzini. Per le 16,30, presso il Palazzo del Governo, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, presiederà una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione a quanto accaduto in piazza Dante. Al termine, verso le 17.30, si terrà un punto stampa.
La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Napoli, nei confronti di un quindicenne gravemente indiziato del reato di tentato omicidio. Il provvedimento è giunto al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile in relazione al ferimento del minorenne avvenuto alle 23,30 di ieri sera in piazza Dante.
Questa notte è giunta la segnalazione alla sala operativa della Questura di Napoli che all’ospedale Vecchio Pellegrini era giunto in codice rosso con prognosi riservata ed in pericolo di vita un minore ferito da otto fendenti all’addome ed agli arti. Gli uomini della Squadra Mobile giunti sul posto hanno avviato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Napoli che ha consentito di acquisire elementi indiziari a carico dell’indagato, che è stato rintracciato nelle prime ore di questa mattina nella sua abitazione.
Il quadro probatorio raccolto è stato condiviso dall’autorità giudiziaria che ha emesso il decreto di fermo nei confronti del minorenne indiziato.
L’evento è da ricondurre a litigi e dissidi pregressi per motivi banali tra giovanissimi che frequentano gli stessi luoghi di ritrovo: si tratta, insomma, di un ennesimo episodio di ‘mala movida’, sempre più frequente tra minorenni che concepiscono le loro serate come occasioni non di ‘incontro’ ma di ‘scontro’. I motivi sono spesso futili, a volte inesistenti. Il minore è stato trasferito al Centro di prima accoglienza in attesa di essere interrogato dal gip.