Discutere per affrontare le emergenze sociali tuttora esistenti a Napoli e che si manifestano in modo frequente in contesti nei quali la criminalità organizzata manifesta il suo peso al punto da innescare episodi come quello della sparatoria di ieri a Forcella e il ferimento di una bambina di dieci anni. Questa, in sintesi, la riflessione del ministro della Giustizia Andrea Orlando che oggi ha incontrato un gruppo di minorenni rinchiusi nel carcere di Nisida insieme con alcuni giocatori del Napoli.
“Che Napoli sia una delle realtà in cui la criminalità organizzata ha peso abnorme – dice Orlando alle domande dei cronisti – è un dato scientifico. Non servono singoli episodi“. Il punto, però, è un altro. “Abbiamo alle spalle mesi in cui si sono accadute vicende ancora più tragiche (ieri ci sono stati solo feriti, ndr)“. “Nasconderlo sarebbe sbagliato – aggiunge – così come pensare che non ci sia possibilità di riscatto e che tutto ciò possa cancellare punti di forza della città“. In prospettiva, dunque, non va rimosso questo aspetto ma bisogna “insieme discutere su come affrontare le emergenze sociali che ancora si manifestano frequentemente“.
This post was published on Gen 5, 2017 15:57
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