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Orfani due volte, quale futuro per i figli vittime di femminicidio

Nella giornata del 23 marzo 2017, presso la Reggia Orsini, nella Salone delle Armi del Tribunale di Nola, alla presenza degli avvocati Francesco URRARO [Presidente ordine Avvocati di Nola], Giuseppe BOCCIA [Direttore Gen. Fondazione Forense Nola – Scuola Bruniana], Stefania CASTELLONE [Presidente Osservatorio sul Diritto di Famiglia sez. di Nola], Carmela CASSESE [Presidente AMI sez. di Nola], si è tenuto il convegno “Orfani due volte, quale futuro per i figli vittime di femminicidio”.

In Italia sono, al momento, 1600 “gli orfani vittime di femminicidio”, quei figli, spesso minori, rimasti soli al mondo dopo l’uccisione della propria madre e l’arresto dell’assassino, che il più delle volte risulta essere il proprio padre. L’AMI Napoli, sezione Territoriale di Nola, e l’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, sezione di Nola, hanno organizzato un evento, di natura multidisciplinare, sul tema.

“Abbiamo voluto dare al convegno un titolo che rappresentasse la reale condizione di questi figli, vittime, a loro volta, di femminicidio come le proprie madri – sostiene l’avv. Carmela Cassese, referente AMI sezione territoriale di Nola.
Al femminicidio si giunge dopo una serie di ripetute violenze cui assistono anche i figli; a questo si aggiunge la violenza più grande, quella della perdita della propria madre in modo efferato ad opera del proprio padre, destinatario di provvedimenti di restrizione personale. Ecco perché orfani due volte, privi di entrambi i genitori, abbandonati al proprio destino e alcune volte affidati alle cure dei parenti o in mancanza di strutture di accoglienza. Questo convegno nasce da una riflessione comune tra l’AMI, distretto di Napoli, rappresentata a Nola dall’avv. Carmela Cassese e l’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, rappresentata a Nola dall’avv. Stefania Castellone. E’ ora di puntare l’attenzione su questo tema, anche alla luce dell’approvazione alla Camera della legge che tutela i figli rimasti privi di uno o entrambi i genitori a seguito di un crimine domestico. Compito nostro e di tutte le associazioni antiviolenza è quello di sostenere questi bambini e non lasciarli soli.”

Francesco Healy
Francesco Healy
Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.
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