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Non è così che si onora la memoria (FOTO)

di Anna Copertino

In Piazza del Carmine, a Napoli, a quattro anni dalla sua uccisione, fu posta una lapide e si dedicò una palma a Gaetano Montanino, Vittima innocente di criminalità.
La commemorazione fu fatta alla presenza del Sindaco Luigi De Magistris, di Don Luigi Ciotti fondatore di Libera, di Don Tonino Palmese coordinatore regionale di Libera. Con Luciana e Veronica, moglie e figlia di Gaetano, i rappresentanti del Coordinamento Campano Familiari Vittime Innocenti di criminalità. Una lapide che porta inciso: “Gaetano Montanino (17/8/1964 – 4/8/2009) fedele servitore dello Stato ucciso da mano criminale. La sua umanità vive nella memoria di chi crede nella Giustizia”.

Ebbene oggi a distanza da quel giorno, la lapide è sommersa da rifiuti, ed è diventata parte di quell’aiuola che non viene curata dagli addetti comunali, che invece, più di ogni altra dovrebbero ripulire.
In quella Piazza, il 4 agosto del 2009, difese la sua pistola d’ordinanza, e la sua integrità morale, in quella che fu una rapina anomala, che lasciò un solo corpo quello di un giovane Uomo, Marito e Padre esemplare: Gaetano Montanino.
Le persone e, devo aggiungere i responsabili delle Municipalità, non hanno nessun rispetto per la memoria di un servitore dello Stato. Tantissimo il dolore, la rabbia, la delusione e l’indignazione di Lucia e Veronica, che hanno raggiunto telefonicamente Don Luigi Ciotti, che da Torino si è detto: ” indignato e rammaricato di come si manchi di rispetto alla memoria di una vittima innocente che non appartiene solo ai suoi cari, ma a tutti cittadini napoletani “ – ed aggiunge “chi di dovere provveda immediatamente, affinché non ci siano altri proiettili, quelli dell’incuria e dell’indifferenza, ad ucciderlo una seconda volta”.

Lucia Di Mauro, vedova Montanino, al telefono con noi di Road tv Italia ha, con dolore, raccontato di come ogni qual volta si rechi a portare fiori per Gaetano, assista allo scempio di rifiuti, bottiglie, anomali picnic e quant’altro sull’aiuola dedicata a suo marito. Ed è Lei che, ogni volta, si adopera per dare decoro alla lapide. Cosa che non dovrebbe assolutamente essere fatta, lei dovrebbe solo avere il tempo per una preghiera, per un ricordo e per poter deporre un fiore. Senza che al dolore di una ferita sempre aperta si aggiunga il dolore per la negligenza. Con delusione si augura che presto il Comune e la Municipalità provvedano seriamente con una recinzione e una costante manutenzione, nel rispetto della memoria di chi ha dato la propria vita per il rispetto e la tutela di altri.

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12 dicembre 2013

Redazione Desk
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Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.
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