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Naufragio: Alfano sospende intervista per le contestazioni di alcuni eritrei

Vice premier: non l’avranno vinta, proteggeremo le nostre frontiere salvando vite umane

di Redazione

Al termine della cerimonia che si è tenuta ad Agrigento, in memoria delle vittime del tragico naufragio avvenuto a Lampedusa, il vice premier Angelino Alfano è stato costretto a sospendere le interviste a causa delle proteste da parte di alcuni eritrei ed attivisti che ad alta voce hanno detto: “Assassini, assassini basta con la Bossi-Fini”. Questi contestatori desiderano che le frontiere siano aperte e che gli scafisti siano in libertà, ma Alfano assicura che: “non l’avranno vinta, proteggeremo le nostre frontiere salvando vite umane”.

In occasione della cerimonia, sono giunti da ogni parte del Paese e d’Europa numerosi eritrei. Naznet Indipendenca Araia, un’eritrea arrivata in Italia nel 1979 ha dichiarato: “non conoscevamo le vittime, ma sono le nostre vittime, e quanto avvenuto ci tocca anche se non siamo familiari. Vorremmo avvicinarci ai ministri per chiedere perché non ci sono i sopravvissuti. Il ministro degli interni ha detto che chi è morto ha automaticamente la cittadinanza. E chi è vivo che cosa ha?”. questo l’interrogativo di molti extracomunitari, dopo la drammatica vicenda del naufragio.

Anche il presidente del consiglio Enrico Letta si pronuncia in merito, alla fine dell’incontro con il premier greco Samaras, sostenendo che “è necessario lavorare per dare risposte all’altezza delle domande drammatiche della tragedia, risposte sia in gestione di flussi migratori sia per la sicurezza del mediterraneo”.

21 ottobre 2013

Redazione web
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