Napul’è inno del Napoli nella prossima partita contro la Juve (VIDEO)

Napul'è inno del Napoli: era già successo nel 2010. GUARDA IL VIDEO Stasera flash mob al Plebiscito. NON PERDERE LA DIRETTA STREAMING

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Pino Daniele non poteva essere definito un vero e proprio tifoso del Napoli: di certo era simpatizzante della squadra della sua città, ma non un supporter accanito. Tuttavia, l’eredità culturale e morale che la sua musica ha lasciato a Napoli e ai napoletani è indubbia, e talmente potente da far passare le questioni di tifo in secondo piano: anche se Pino Daniele non era un sostenitore accanito del Napoli, la sua Napul’è sarà comunque intonata dalla squadra azzurra durante la partita di domenica contro la Juve.

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Napul’è inno del Napoli e di Napoli

La canzone Napul’è, tra le più famose del cantautore partenopeo, conosciuta in tutto il mondo come inno della napoletanità e simbolo della città di Napoli, fu composta dal cantautore a soli 18 anni, e inserita nel suo album d’esordio, Terra Mia, apparso nel 1977, oltre che come lato B del suo primo singolo, “Na tazzuelella ‘e cafè” che lo impose all’epoca all’attenzione nazionale.

Domenica 11 gennaio, in occasione della partita Napoli – Juve, il San Paolo sarà animato dalle voci di giocatori e tifosi, che insieme intoneranno Napul’è come inno della squadra partenopea, in ricordo del cantautore tragicamente scomparso ieri, colpito da un infarto mentre era nella sua casa di Magliano in Toscana. In realtà non è la prima volta che la conosciutissima canzone di Pino Daniele, dedicata alla sua Napoli, viene intonata allo stadio: era già accaduto altre volte, in un passato abbastanza recente. In alcune partite dell’anno 2010 Napul’è era già stata intonata allo stadio come inno occasionale del Napoli (IN VIDEO); poi De Laurentiis le aveva preferito Go West nella versione dei Pet Shop Boys.

Napul’è inno del Napoli: ma Pino Daniele non era “tifosissimo”

I tifosi sul web si sono scatenati chiedendo che il successo intramontabile del cantautore scomparso diventi di diritto l’inno ufficiale del Napoli, ma su questa eventualità De Laurentiis non si è ancora espresso. Intanto questa sera, in occasione della partita tra Cesena e Napoli, sarà osservato un minuto di silenzio in campo, prima dell’inizio del match, per omaggiare la memoria del cantautore partenopeo. Anche se Pino Daniele non era esattamente un tifoso accanito del Napoli. L’unica apparizione pubblica che lo vide esprimere una dichiarata simpatia per la squadra di calcio della sua città fu durante un concerto tenutosi nel 1987, anno in cui il Napoli vinse lo scudetto. In quell’occasione Pino Daniele apparve in pubblico con la sciarpa azzurra al collo, per celebrare la vittoria della squadra all’epoca guidata da Diego Armando Maradona.

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A Maradona Pino Daniele ha dedicato un brano: Tango della buena suerte, inciso e apparso nel 2004. In Un Angelo Vero, 1993, Pino Daniele cita espressamente Maradona nel testo della canzone. Riferendosi a Napoli, il cantautore dice: “città fatta di inciuci e di fotografia/ 
di Maradona e di Sofia/Ma è la mia città”. Ieri, in seguito alla prematura scomparsa di Pino Daniele, sia l’allenatore del Napoli Benitez che Aurelio De Laurentiis hanno voluto ricordare il cantautore partenopeo.

Ecco il ricordo del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis:

“A nome di tutto il Napoli esprimo il dolore per la scomparsa di Pino Daniele. Lo ricorderemo insieme domenica al San Paolo in occasione di Napoli-Juventus. Ho conosciuto Pino Daniele nel 1978 quando gli affidai la scrittura della musica del film ‘La mazzetta’. Era agli inizi ma si capiva che era un vero genio musicale. Con lui scompare un’icona della musica napoletana, italiana, internazionale”.

Oggi a Napoli lutto cittadino per la scomparsa di Pino Daniele. Dopo le polemiche relative ai funerali, che si svolgeranno infine a Roma, alle 12 di domani al Santuario del Divino Amore, per volere dei figli del cantante che si sono opposti alla richiesta dei fratelli di celebrare le esequie nella città natale del cantante, le sue ceneri arriveranno venerdì a Napoli e saranno esposte al Maschio Angioino per l’ultimo saluto della sua città.

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