sabato, Aprile 27, 2024
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Napoli On the Road, Hotel NapoliMia: presentazione “Un giorno a Napoli con San Gennaro”, video-intervista a Maurizio Ponticello

Lo scrittore napoletano Maurizio Ponticello, giovedì 4 maggio, ha presentato nell’ambito della rassegna ‘Napoli on the road’ a cura di Anna Copertino, il suo ultimo lavoro editoriale  ‘Un giorno a Napoli con San Gennaro – Misteri, segreti, storie insolite e tesori‘ (Newton Compton). Con l’autore Diana Negri e Anna Petrazzuolo, i presenti hanno potuto scoprire la storia del santo attraverso misteri e storie inedite, luci e ombre, fede, esoterismo, scienza e fantascienza.

Descrizione – Un giorno a Napoli con San Gennaro

Chiamatelo pure come credete, tanto nessuno dei soprannomi assegnati a san Gennaro (‘O Guappone, faccia ‘ngialluta, l’Avvocato…) riesce a esprimere totalmente la sua storia – bistrattata, perfino dalla Chiesa – e il percorso politico-religioso che l’ha imposto sul trono della città di Napoli. Ai suoi piedi si è accumulato un patrimonio più ricco del tesoro della regina d’Inghilterra e degli zar di Russia; conta 25 milioni di devoti, eppure i fedeli lo hanno più volte accusato di tradimento e destituito con un colpo di spugna. Braccato dalla scienza, indagato dagli occultisti e osannato dai credenti, tirato per la mitra da Benevento e dalla Calabria che lo reclamano, san Gennaro è sempre nell’occhio di un ciclone, proprio com’è il luogo di culto del martire: di esclusiva proprietà della cittadinanza, benché all’interno della cattedrale partenopea. Ma, chi era realmente san Gennaro? E come mai del prodigio del sangue non c’è traccia fino a oltre mille anni dopo il martirio? Un viaggio contromano nell’universo del vescovo decollato che non piace al Vaticano al punto da retrocederlo. Un’incursione a trecentosessanta gradi tra i “vincoli carnali” che congiungono il campione di Napoli al suo popolo, e tra gli arcani che fanno di Januarius l’ultima divinità pagana della città.

Francesco Healy
Francesco Healy
Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.
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