Lo scozzese sta vivendo un momento complicato, ma bollare come “superfluo” un giocatore che è stato fondamentale per lo scudetto sarebbe un autogol clamoroso. La piazza impari dai suoi errori.
Solo pochi giorni fa Kevin De Bruyne veniva raccontato da qualcuno come un problema, quasi un lusso inutile. Poi sono bastati due assist contro lo Sporting Lisbona per ricordare a tutti che stiamo parlando di un campione assoluto. Ora lo stesso copione rischia di ripetersi con Scott McTominay.
Lo scozzese, al momento, non vive il suo periodo migliore: qualche errore di troppo, giocate che fino a pochi mesi fa gli venivano naturali e oggi sembrano complicate, la sensazione che il modulo e la convivenza con De Bruyne non lo aiutino. Ed ecco che la piazza comincia a mormorare, indicando in lui il nuovo “colpevole”.
Ma è davvero così? McTominay è stato uno dei cardini del Napoli che ha vinto lo scudetto. Un centrocampista completo, capace di correre per due e di garantire equilibrio alla squadra, di inserirsi e di portare gol pesanti. Bollarlo come superfluo o come “uno dei tanti” sarebbe un errore imperdonabile, soprattutto ora che vive un momento di appannamento più mentale che tecnico.
Napoli deve imparare dai propri errori: cercare un capro espiatorio a tutti i costi non serve a nulla. McTominay non ha perso il suo talento né la sua utilità: ha solo bisogno di tempo per ritrovarsi. E quando lo farà, tornerà ad essere quel giocatore determinante che ha trascinato gli azzurri.
Perché la verità è semplice: non si vince uno scudetto per caso, e McTominay non è un comprimario. È una pedina fondamentale.
This post was published on Ott 2, 2025 10:22
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