Napoli-Dnipro: fuorigioco si, ma i tifosi contestano anche le scelte di Benitez. Intervista a Britos

Il fuorigioco di ieri sera l’abbiamo visto tutti, tranne ovviamente il direttore di gara norvegese Kim Thomas Haglund, tuttavia, ai tifosi intervistati all’esterno dello stadio San Paolo, al termine della gara, la prestazione e le scelte tecniche del proprio allenatore non sono piaciute. In molti, rapina a parte, hanno criticato il pari del Napoli centrato in casa contro il Dnipro, si doveva e si poteva vincere, nonostante il goal in fuorigioco, che ha permesso agli ucraini di agguantare il vantaggio del Napoli trovato con David Lopez.

Napoli-Dnipro: la rabbia dei tifosi

Al termine dei primi 90 minuti della doppia sfida tra Napoli-Dnipro, i tifosi azzurri intervistati, all’uscita dello stadio, hanno sopratutto attaccato le scelte del proprio allenatore e la prestazione della squadra, mentre solo in pochi hanno dato peso al goal in netto fuorigioco. Per la maggior parte degli intervistati il Napoli poteva e doveva vincere. I tifosi in particolare contestano la scelta di Benitez di far giocare Jorginho in mediana e quella di tenere in panchina Gabbiadini.

Tuttavia, nonostante lo sconforto e il difficile ritorno, i tifosi sono consapevoli della forza della propria squadra e sono fiduciosi che il Napoli possa raggiungere la finale, battendo il Dnipro a Kiev. In Ucraina il Napoli dovrà infatti vincere o quanto meno pareggiare per 2-2. Una situazione di svantaggio colpa di un arbitraggio non all’altezza di una semifinale di Europa League. Perché nonostante un primo tempo poco brillante e l’aver sprecato diverse palle goal nel secondo, resta il fatto che subire quel goal in netto fuorigioco, a pochi minuti dal 90esimo, sa tanto di rapina, di beffa, che potrebbe costare caro, in quanto con un risultato di 0-0 al ritorno, il Napoli sarebbe fuori. Ingiustizia.

Intervista di Britos a fine partita. “Siamo più forti, siamo più forti di loro, dobbiamo vincere”

This post was published on Mag 8, 2015 12:50

Francesco Healy

Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.

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