“Era il 15 settembre 1993. Veniva ucciso da Cosa Nostra il parroco di Brancaccio, quartiere tristemente famoso a Palermo per essere stato il feudo prima dei Contorno e poi dei Graviano. L’allora Cardinale di Palermo spiegò la morte di don Pino in maniera semplice e drammaticamente vera: “…era uno che faceva il suo dovere“. Con queste parole il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra ricorda don Pino Puglisi. Il parroco ucciso dalla mafia 27 anni fa nel giorno del suo 56esimo compleanno. Il prete di Brancaccio, primo martire della chiesa ammazzato da Cosa nostra, è stato beatificato a Palermo il 25 maggio 2013.
“Se tutti, preti e non, laici e credenti, atei e devoti, facessimo il nostro dovere di esseri umani e cittadini, la mafia sarebbe solo oggetto di film di fantascienza, anche di pessimo gusto. Se tutti facessimo il nostro dovere….“, conclude Morra.
Per l’omicidio di Puglisi sono stati celebrati due processi. Come mandanti sono stati condannati all’ergastolo i boss di Brancaccio dell’epoca, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano. Come esecutori il carcere a vita è stato inflitto a Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro, Luigi Giacalone. L’uomo che ha sparato a don Puglisi, Salvatore Grigoli, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo l’arresto. Con gli sconti di pena, ha avuto una condanna a 18 anni. Nel 2009 anche Gaspare Spatuzza ha iniziato a collaborare con i magistrati
This post was published on Set 15, 2020 15:42
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