
Teatro di San Carlo di Napoli appendice ballerina al “The Bridge – New Generation” del Crystal of Dance. Sinergia quanto mai vincente in questa esperienza, con un evento curato dalla direzione artistica di Lola e Joe Artid Fejzo e la preziosa partecipazione di Marlon Dino. Nomi e cognomi che hanno reso accattivante e performante come pochi altri eventi in Italia in “The Bridge – New Generation”. In scena al Teatro dell’Aquila di Fermo, la serata di gala ha creato il ponte immaginato dalla direzione artistica per avvicinare almeno per una sera i giovani talenti provenienti da ogni dove con i nomi affermati del balletto. Un’occasione unica dove il grande pubblico, ma anche non di settore, ha potuto scoprire titoli del celebre repertorio romantico o conoscere coreografie inedite da condividere con le nuove generazioni danzanti. Occasione impredibile, dunque, nella lunga gestazione dell’evento ed ancora oggi a luci spente, con il “The Bridge – New Generation” salito alla ribalta con anche una significativa presenza sulla stampa nazionale della stampa di settore. Proprio quello che serviva ad un evento alla sua prima (riuscitissima) edizione! Con il merito in primis del celebre ospite voluto a tutti i costi a Fermo, l’amato dall’intero mondo della danza Marlon Dino! E poi tanti altri nomi davvero preziosi. Basti pensare agli scaligeri ed i sancarliani che hanno calcato il Teatro dell’Aquila di Fermo. L’etoile internazionale Marlon Dino, oltre ad aver orchestrato le varie coreografie con magistrale sapienza, ha danzato con la giovane promessa diplomata alla Scala di Milano Giulia Fanti sia la variazione del Cigno Bianco tratta da “Il Lago dei Cigni”, sia l’inedita e poetica “Summer night”. Le etoilès del Teatro San Carlo di Napoli hanno incantato con balletti di repertorio e coreografie di danza contemporanea, portando in scena vere perle: Anna Chiara Amirante ed Alessandro Staiano hanno ammaliato il pubblico con il passo a due tratto da “Raymonda” e il passo a due di contemporaneo “In the air”. Giorgia Pasini e Salvatore Manzo hanno incantato con il loro “1948” e il passo a due tratto da “L’infiorata di Genzano”. A Claudia D’Antonio e Danilo Notaro il compito di chiudere questo meraviglioso gala con il passo a due tratto dal “Don Chisciotte” dopo aver ballato il pezzo contemporaneo “Us Two”. Il programma prodotto da Crysta of Dance per il “The Bridge – New Generation” ha puntato ad intercettare il gusto più ampio possibile, proprio come la creazione di un ponte che possa soddisfare le esigenze più lontane degli spettatori e degli addetti ai lavori accorsi numerosi a Fermo. “Abbiamo pensato a tutti per creare un ponte tra una nuova generazione di ballerini professionisti e chi calca invece le scene da più tempo – racconta la direzione artistica di Crystal of Dance – Un ponte tra chi vive giá di queste emozioni e le nuove generazioni che sognano un giorno di farne parte. Un ponte tra chi apprezza l’arte della danza e vuole trascorrere ore nella bellezza e chi ballando vuole arrivare al cuore di tutto il pubblico. In un teatro gremito e attento, abbiamo assistito a un’esperienza di rara intensità, portata nelle Marche con cura, visione e una qualità artistica che lascia senza parole”. A conti fatti, i direttori artistici Lola e Joe Artid Fejzo hanno portato a casa un successo non scontato ma pregno di significati. Innanzitutto la credibilità regionale ed interregionale per una seconda edizione che dovrà e potrà essere sempre più ammaliante. “Per aver potuto conseguire questo risultato non possiamo che ringraziare il Comune di Fermo per l’accoglienza nella splendida cornice del Teatro dell’Aquila e l’Assessore alla Cultura Micol Lanzidei – precisa la direzione artistica – per molto tempo ancora ricorderemo questa serata e le emozioni che ci ha regalato, gli applausi infiniti di un pubblico innamorato che voleva non finisse mai. È raro vedere un parterre de roi così ricco sul palco del Teatro Dell’Aquila, occasioni del genere andrebbero degnamente onorate e valorizzate, soprattutto dalle amministrazioni comunali, dagli enti locali e dalle scuole di danza del territorio. L’arte è sempre condivisione e ci auguriamo che questo possa essere un nuovo ponte tra la danza, le nostre meravigliose città e tutti coloro che amano la bellezza dell’arte”.