
Intervista esclusiva a Roberto Fodde
Seconda puntata: Thomas Knott e la truffa del Pike Hotel – Roberta Bruzzone e lo spiraglio di luce
di Oscar De Simone
Continua l’avvincente racconto di Roberto Fodde. Scorrono nella mente le immagini di una Miami lussuosa, ricca e perversa. Dale Pike arriva dalla Malesia in circostanze misteriose. Negli anni sono state formulate molte ipotesi su quali siano state le reali ragioni della sua frettolosa fuga. Indiscrezioni, mai dimostrate, avrebbero voluto il giovane Pike coinvolto in loschi traffici, a stretto contatto con alcuni esponenti della spietata mafia malese. Ancora oggi non è chiaro l’ipotetico movente che avrebbe spinto Chico ad eliminare il ragazzo, come ha grossolanamente evidenziato Victoria Platzer, il giudice che ha condannato il trentino all’ergastolo, con quella che è risultata essere la frase più surreale dell’intero processo: “La corte non ha le prove che lei, sig. Forti, abbia premuto materialmente il grilletto, ma ho la sensazione, al di là di ogni ragionevole dubbio, che lei sia stato l’istigatore del delitto”.
Tony Pike, il padre della vittima, aveva tutto l’interesse a concludere il prima possibile l’affare con l’esuberante Forti. Chico avrebbe sborsato una notevole quantità di denaro per acquistare un piccolo albergo di Ibiza, ignaro del fatto che in realtà il Pike Hotel al 95% non era più di proprietà del vecchio e malato albergatore e che quell’affare non era altro che una “truffa”orchestrata ai suoi danni. Permane il quesito del perché Thomas Knott abbia sponsorizzato con tanto slancio la conclusione della compravendita e ancora, quale folle motivo avrebbe avuto Chico Forti di trascinare su una desolata spiaggia il corpo esanime di Dale Pike, denudandolo completamente, ma lasciando tuttavia, senza alcun senso logico, nei pressi del cadavere, la carta di imbarco del giovane e una serie di elementi che parevano urlare: “sono io il colpevole, venite a prendermi”.
Da allora, nonostante il silenzio assordante delle Istituzioni Italiane, qualcosa si è mosso. Gli inspiegabili quesiti che negli anni si sono susseguiti, sono stati analizzati dalla criminologa Roberta Bruzzone, esponente di spicco della materia e noto volto del panorama mediatico ed intellettuale del nostro paese. In questa puntata la disamina di questi suggestivi temi e una riflessione su Thomas Knott, che da quanti punti di vista la si guardi, pare impossibile non sia stato a conoscenza di molto più di quello che è stato ufficialmente depositato agli atti.
[su_youtube url=”http://www.youtube.com/embed/2AeCj7GmLm4″]
Paolo Izzo