Da quel caledoiscopio di arte e architettura che è il Castello di Sammezzano a Reggello (FI) a Roma alle chiese di Gio Ponti quasi sconosciute a Milano e Taranto. E poi la Villa “Il Vascello” a Roma, il borgo di Santa Maria del Cedro (CS), Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera, che dopo le ferite del terremoto del 1980 ha ritrovato la sua luminosa commistione di stili, tra barocco e neoclassico, o il Parco archeologico del Pausilypon, vicino Napoli, con la monumentale villa romanza affacciata sul mare, che tanto piacque perisno all’imperatore Augusto. Con 600 aperture (il 50% delle quali open air) in 300 città e 19 regioni, rigorosamente nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, tornano le Giornate Fai di primavera, 29/a edizione in programma sabato 15 e domenica 16 maggio e primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura dopo l’ultimo periodo di chiusure forzate.
Un piccolo “miracolo” e un regalo agli italiani, che lo scorso anno era salto per il lockdown, oggi frutto di “un’incontenibile voglia d’Italia” e dell’entusiasmo delle 335 delegazioni e Gruppi volontari Fai. “Nel 2019 – ricorda il presidente del Fondo Andrea Carandini – avevamo 1.100 siti aperti in 430 città. Quest’anno potremo accogliere solo 220 mila visitatori con un terzo dei luoghi. Meglio di niente, fino a pochi giorni fa non eravamo sicuri neanche di poterlo fare“.
“Sono convinto – dice il ministro della cultura Dario Franceschini – che proprio come l’apertura intelligente, scrupolosa e coraggiosa di teatri, cinema e musei dopo il 26 aprile, anche le Giornate Fai saranno la dimostrazione che si può usufruire del patrimonio culturale in sicurezza“. (Il cinema torna a Napoli, riaprono il Plaza e il Modernissimo)
La campagna raccolta fondi (sms solidale 45586) e le Giornate Fai, insignite della Targa del Presidente della Repubblica, chiuderanno anche la Settimana Rai dedicata ai beni culturali, in onda dal 10 al 16 maggio (Info: www.giornatefai.it)
This post was published on Mag 6, 2021 15:50
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