Finisce oggi la lunga battaglia di Irene

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Finisce oggi la lunga battaglia di Irene

La piccola Irene, la figlia di Scampia che dopo 150 giorni aveva ottenuto un cuore nuovo, non ce l’ha fatta.

Oggi alle 13.00, all’ospedale di Giugliano, la bimba di tre anni è stata stroncata da una crisi cardiaca, dopo una lunga e dura battaglia.

La storia di Irene

Irene aveva tre anni e da pochi mesi un cuore nuovo, che le era stato trapiantato a maggio presso l’ospedale Monaldi dai dottori Caianiello e Petraio.

Nata al Lotto G di Scampia, Irene aveva due genitori giovanissimi, entrambi diciottenni e con gravi difficoltà economiche. A causa di un virus il suo cuore si era dilatato, rendendo necessario un trapianto. Il delicatissimo intervento era stato reso possibile attraverso le numerose gare di solidarietà portate avanti in nome della bambina, a seguito di una lunga degenza in ospedale durante la quale Irene era mantenuta in vita grazie a un cuore artificiale.

Irene è così diventata il simbolo della campagna per la donazione degli organi. Per l’occasione numerosi personaggi dello spettacolo hanno lanciato il loro appello per ricordare l’importanza della donazione. Tra questi Clementino, Pasquale Palma, Enzo Avitabile, gli attori di Un posto al Sole e i comici di Made in Sud.

«Ci hanno aiutato tanti cittadini, che ringraziamo» ha raccontato Titina del Medico, la nonna di Irene. Una solidarietà che si è mostrata attraverso una raccolta fondi e tante lettere di affetto. «Ci hanno mandato denaro e lettere persino dal carcere, a differenza delle istituzioni che non ci hanno ancora teso una mano».