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Festa di Sant’Antonio Abate a piazza Carlo III in pompa magna, inizia da qui la rinascita del quartiere (VIDEO)

Qualcosa è cambiato. Dall’ultima volta che sono stato qui a oggi, vedo tutto rinnovato, e tanta, tanta partecipazione“. Lo ha detto anche il cardinale Crescenzio Sepe, giunto ieri sera alla parrocchia di Sant’Antonio Abate per celebrare la messa in onore del santo con la consueta benedizione degli animali, a cui sono seguiti i festeggiamenti in onore del Santo Patrono del borgo che affaccia su piazza Carlo III.

Festeggiamenti abituali, che si svolgono ogni 17 gennaio. Eppure questa volta qualcosa era diverso. Sarà perché la chiesa era gremita di persone, sarà perché i fuochi d’artificio sono stati i più belli di sempre, sarà perché a un certo punto è arrivato anche il sindaco. Nell’aria c’è tanta voglia di rinnovamento per un quartiere che per troppi anni è stato trascurato dalla pubblica amministrazione.

Oltre trent’anni di abbandono caratterizzano la storia di piazza Carlo III, che però oggi vuole fortemente tornare a rivivere. Grazie all’impegno di tantissimi cittadini che si sono riuniti nel Comitato Civico Carlo III, e insieme hanno messo a punto una serie di proposte per il rilancio della piazza e dell’intero quartiere. Proposte graditissime a tutta l’amministrazione comunale e al sindaco Luigi De Magistris, che già lo scorso 6 dicembre, durante un incontro con i membri del Comitato, comunicò l’avvenuto stanziamento di fondi per il restyling della piazza.

Ma in pentola bolle molto di più: presto, ha annunciato ieri il sindaco, l’amministrazione comunale  si impegnerà in un progetto per la riapertura di Palazzo Fuga, spazio troppo a lungo dimenticato che ora, su proposta dei membri del Comitato, sta per essere restituito alla cittadinanza. Come? L’idea vincente sembra al momento quella di realizzare all’interno degli ampi locali di quello che fu l’albergo dei poveri un museo cittadino aperto a tutti, da allestire con le numerose donazioni che tanti artisti locali sono pronti a fare al Comune.

A questo progetto se ne affiancano altri, come quello di una linea funicolare che colleghi piazza Carlo III con Capodimonte, per creare il tanto agognato “triangolo della cultura” tra i musei della città, il Museo Nazionale, il Museo di Capodimonte e il restaurato palazzo Fuga, il più grande d’Europa, che, come afferma Antonio Provitera, presidente del Comitato Civico Carlo III, “deve tornare a rivivere“.

Il 2014 sarà l’anno di piazza Carlo III” auspica ancora Provitera. E in effetti, il vento di questa tanto attesa resurrezione sembra aver iniziato a soffiare proprio da ieri: non soltanto per la massiccia partecipazione della cittadinanza alla festa di Sant’Antonio Abate, che grazie all’impegno del parroco don Alessio, elogiato anche dal cardinale Sepe per il suo impegno nella rivitalizzazione delle attività parrocchiali, è stata una delle più animate degli ultimi anni; ma anche per la consistente presenza delle istituzioni, che finalmente scendono in piazza per ascoltare le esigenze dei cittadini.

Tra gli esponenti politici presenti il consigliere della IV Municipalità Giovanni Parisi, da sempre impegnato nella battaglia per la riqualificazione del territorio che ha espresso grande soddisfazione per l’andamento dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio, che quest’anno, grazie all’impegno di don Alessio, hanno visto il busto in argento del Santo, custodito nella chiesa del Duomo, tornare in piazza tra i fedeli dopo 37 anni di assenza. E poi ancora il consigliere comunale e fondatore del movimento politico Campania Domani David Lebro, tra i promotori delle attività del Comitato Civico Carlo III,  che in questo vento di cambiamento vede una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni nei confronti di una zona che da tempo aspettava la riqualificazione.

A me fa molto piacere vedere queste iniziative dei cittadini, che si impegnano ogni giorno per la loro città. Un sindaco ha bisogno di questo appoggio, e loro hanno tutto il mio. E’ un sostegno reciproco che ci diamo” ha affermato il sindaco a conclusione della sua visita alla parrocchia di Sant’Antonio Abate. Ora si attende l’inizio dei lavori per il restyling di piazza Carlo III che vedrà anche la riqualificazione delle aree verdi, quei giardini centrali “famosi nei primi anni del ‘900 per la loro bellezza“, spiega Lebro, affinché tornino a “essere splendenti e utilizzabili dai bambini del quartiere“.

Come lo sono nel bozzetto che il pittore Ciro Morrone ha regalato al sindaco Luigi De Magistris. Con la promessa che, quando i lavori di riqualificazione saranno ultimati, quel bozzetto diventerà uno splendido quadro.

This post was published on Gen 18, 2014 19:30

Giuliana Gugliotti

Nasco in Ottobre, prima del tempo. Mi resta addosso l'ansia di fare, negli anni imparo che la fretta è cattiva consigliera. Odio le approssimazioni, amo Napoli, l'odore dei libri e le cose ben fatte.

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