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Elezioni in Sicilia: vince Beppe Grillo, il primo partito è il Movimento a 5 stelle

Sicilia, vince Crocetta, candidato Pd e Udc, ma il primo partito dell’Isola è il Movimento 5 Stelle

Rosario Crocetta batte Nello Musumeci: 30% contro 25%
Giancarlo Cancellieri M5S è terzo con il 18%

Mentre la rete sperimenta il futuro, il nuovo governatore Crocetta dovrà ricorrere alla vecchia politica fatta di alleanze per governare. Saranno 15 i deputati del M5S, tutte facce nuove quelle che si vedranno al palazzo d’Orleans.  Il Movimento Cinque Stelle è la prima forza politica Siciliana.

A questo dato nuovo va riportato anche la sconcertante e l’altissima astensione, i cittadini stanchi della politica rifiutano le vecchie logiche dei partiti e non si fidano neanche della nuova politica urlata di Beppe Grillo e preferiscono restare a casa. Al voto infatti solo il 47,42% degli aventi diritto e di questi i partiti tradizionali ne raccolgono meno del 40%, un vero disastro.

In questo scenario regionale si intravede il futuro della politica nazionale con un Pd sempre più vicino all’Udc, un Pdl diviso fra chi sostiene il governo dei professori e chi insegue le nuove strategie di Berlusconi e in coda in grande ascesa il M5S una realtà che è destinata a dare sempre più fastidio alla vecchia politica dell’inciucio.

Fra le tante novità di queste regionali offerte dal laboratorio 5 stelle c’è senz’altro lo streaming animato dagli stessi attivisti che hanno già seguito e documentato la campagna elettorale del Movimento mostrando piazze siciliane stracolme snobbate dai media nazionali. Su internet, sin dalle prime ore dello spoglio, i cittadini del M5S hanno dato vita a una diretta streaming serrata commentando l’evolversi dei dati in una avvincente staffetta che ancora una volta ha dimostrato la forza, l’indipendenza della rete dall’informazione tradizionale.

L’Italia sembra sempre più essere un paese per vecchi, lo stesso che sottovaluta la rete e si divide tra chi usa internet come principale fonte di comunicazione e informazione, anche politica, e chi non possiede neanche un computer. Non è dunque una frattura generazionale, ma culturale in cui i vecchi sono tutti coloro che rifiutano e si sottraggono all’enorme dilagare della rete che sta di fatto cambiando il modo di vivere il pianeta.

FAS

 

 

This post was published on Ott 30, 2012 16:26

Redazione web

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

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