Si chiama Vincenzo Esposito, ha 16 anni e vive a Scampia. Il suo alter-ego ha la sua stessa età, vive nello stesso posto e si chiama Danielino. Danielino è morto, almeno nella finzione, Vincenzo invece è vivo ma la sua vita non è molto diversa da quella che vive nella fiction Gomorra, ed ora è stato arrestato per rissa dopo aver accoltellato un 21enne.
Una promessa non mantenuta
Vincenzo Esposito vive nelle Vele di Scampia insieme alla nonna; suo padre, sua madre e il suo fratello maggiore sono in carcere da un po’, ma lui aveva tutt’altri piani per il suo futuro. Si impegnava nello studio e il preside della sua scuola lo aveva preso a cuore, in un tema scolastico di qualche anno fa, Vincenzo scriveva: “Da grande vorrei rimanere a vivere con mio padre e mia madre visto che l’infanzia non la sto passando con loro. Sogno che quando usciranno dal carcere andremo a vivere tutti insieme, lontano da Napoli. Quando sarò grande non farò mai l’errore di mio padre. Non vale la pena di buttare via la vita in una cella o peggio in una bara per i soldi.”
Poi, però, è arrivato il provino per Gomorra, subito superato, Vincenzo tocca con mano una vita diversa, lascia la scuola e vive il suo sogno. Le riprese ora sono finite, e il giovane si ritrova al punto di prima. Nulla è cambiato, anzi, adesso si ritrova anche senza scuola, l’unica cosa che per lui poteva fare la differenza.
La rabbia del preside
Vincenzo frequentava la Virgilio e il preside dell’istituto, Paolo Battimiello, prova a dare la colpa ai produttori della serie TV che dopo le riprese hanno abbandonato il giovane al suo destino. Ora Vincenzo Esposito si trova in un istituto di recupero e il suo preside spera che una volta uscito riesca a portare a termine il percorso positivo che aveva intrapreso andando a scuola.