Corrado Gabriele condannato per violenza sessuale

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Corrado Gabriele condannato per violenza sessuale

Corrado Gabriele condannato per violenza sessuale. L’ex assessore e consigliere regionale della Campania è stato condannato all’esito del processo di secondo grado per violenza sessuale aggravata dalla minore età di una delle due vittime. Nel caso di specie, per aver molestato in diverse occasioni le figlie della sua ex compagna nel periodo della loro convivenza.

La Corte d’Appello di Napoli lo ha condanna a 3 anni e 10 mesi di reclusione. Il racconto delle vittime: Entrava in bagno mentre ci facevamo la doccia”La sentenza è stata emessa dai giudici che hanno ritenuto credibili i racconti delle parti offese. Tuttavia, la difesa ha già annunciato di impugnare la sentenza di condanna dinanzi alla Corte di Cassazione.

A trascinare Gabriele in tribunale furono proprio le due ragazze, una delle quali minorenni quando ebbero inizio le molestie sessuali, che hanno riferito di incursioni notturne di Gabriele nella loro camera da letto. Nel luglio 2005 una delle due ha raccontato di essersi svegliata di soprassalto perché il patrigno le toccava il fondoschiena,

Le due vittime hanno riferito di una tensione sempre crescente. Precauzioni che avevano scelto di non condividere con la madre, che da Gabriele aveva avuto un figlio. Avevano preferito restare in silenzio, sperando che la bufera passasse e che la smettesse con i palpeggiamenti e le avance verbali.

Nel 2009 le due sorelle hanno deciso di sporgere denuncia dopo la fine del rapporto tra la madre e l’ex assessore e hanno deciso di raccontare in un’aula di giustizia il loro incubo. Un incubo durato 7 anni. Un incubo per il quale Corrado Gabriele, che non ha mai smesso di gridare all’equivoco, rischia di essere arrestato se la sentenza stabilita mercoledì sera dovesse passare in giudicato.

Prima della sua candidatura alle scorse regionali aveva dichiarato di sentirsi “estraneo ai fatti e alle circostanze, peraltro ridicole, che mi vengono imputate e oggi sono ancor più ansioso di poterlo dimostrare, dato che dopo una lunghissima attesa di quattro anni, finalmente verrà celebrato il processo d’appello”