Riduzione della quota associativa del 50% questa il primo grande aiuto del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord a sostegno della classe forense, primo ordine in Italia a deliberare una tale decisione.
Decisioni e proposte del COA di Napoli Nord di grande impatto a tutela dell’avvocatura tra le quali la riduzione della quota associativa per l’anno 2020 oltre a numerose proposte rivolte al governo e agli organi forensi.
L’importante delibera, scaturita dal Consiglio, ha deciso la riduzione della quota associativa del 50% per l’anno 2020 e sua posticipazione al 31 ottobre 2020, oltre a numerose istanze che saranno rivolte allo Stato e agli organi di rappresentanza.
Ma vediamo tali interventi e proposte nello specifico
IL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI NORD
rilevato che:
– l’emergenza sanitaria da COVID 19 ha determinato l’adozione di provvedimenti legislativi, per ultimo il DL n. 18 del 17.03.2020, con cui sono state imposte misure drastiche per evitare il rischio epidemia.
Tra queste misure è stata disposta la chiusura al pubblico degli uffici giudiziari sull’intero territorio nazionale, la sospensione pressoché totale delle attività giudiziarie e delle udienze, nonché prescritti limiti alla circolazione di tutti i cittadini;
– tali misure, benché assolutamente necessarie per la salute pubblica, determinano la paralisi completa delle attività lavorative per tutta la Classe forense;
– il perdurare della crisi fa ragionevolmente ritenere che i tempi per il ritorno alla normalità andranno ben oltre a quelli previsti e già prorogati nei decreti che si sono succeduti;
– tale stato di fatto mette in pericolo la sopravvivenza degli avvocati, delle loro famiglie e dei collaboratori degli studi professionali, rendendo necessario un serio intervento per il sostegno ai redditi della categoria;
– il Governo, con il Decreto “Cura Italia” ha disposto in favore di tutte le categorie l’impiego di considerevoli risorse economiche che verranno reperite con le entrate tributarie gravanti su tutti i percettori di reddito. Tale decreto ha discriminato negativamente i professionisti iscritti alle Casse di previdenza private, tra cui gli avvocati, destinatari di risorse finanziarie marginali rispetto ad altri lavoratori autonomi o dipendenti;
considerato che:
– la gravità della crisi in atto richiede comportamenti responsabili e virtuosi sia per chi governa le Istituzioni democratiche, sia per le rappresentanze istituzionali di categoria,
DELIBERA DI
ridurre del 50% la quota associativa per l’anno 2020 prevista per l’iscrizione all’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord (avvocati, cassazionisti, praticanti e praticanti abilitati), posticipando il termine per il pagamento al 31.10.2020, pur consapevole delle difficoltà operative e gestionali relative alle attività dell’Ordine;
CHIEDE AL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE:
- la riduzione di almeno il 50% della quota da versare annualmente per ogni avvocato o cassazionista.
CHIEDE AL GOVERNO:
- di aumentare le somme destinate ai professionisti iscritti nelle Casse di previdenza private, tra cui gli avvocati, almeno al pari delle previdenze disposte per gli altri lavoratori autonomi e privati, in proporzione al numero dei beneficiari;
- di disporre misure urgenti per la liquidazione degli onorari professionali per la difesa dei non abbienti, che oggi vede inspiegabili ritardi di anni, nonché agevolare la compensazione fiscale di tali crediti ed accelerare le procedure di liquidazione dei compensi per gli incarichi giudiziari e da parte delle Pubbliche amministrazioni;
- di concedere ai professionisti i benefici previsti per altre categorie, tra cui: credito d’imposta per l’affitto dello studio, concessione degli ammortizzatori sociali per i dipendenti degli studi professionali e per i collaboratori autonomi in mono-committenza;
- di concedere la sospensione dei versamenti IVA e la rateizzazione senza penalità;
- dare immediata e concreta attuazione al processo di integrazione dei sistemi informativi utilizzati dalla giurisdizione civile includendo il settore dei Giudice di Pace ed obbligare tutte le pubbliche amministrazioni, in particolare l’Inps, a comunicare al Reginde l’indirizzo pec da utilizzare per le notifiche, nel rispetto della legge 53/1994.
CHIEDE A CASSA FORENSE:
di provvedere, con ogni risorsa disponibile e nei limiti degli obblighi di sostenibilità, ad interventi urgenti a sostegno dei redditi degli avvocati, impegnando ogni somma utilizzabile in bilancio per l’assistenza ordinaria e straordinaria ed anche valutando la possibilità di modificare il regolamento per i contributi previdenziali e chiedendo una deroga agli attuali criteri per la sostenibilità finanziaria dell’Ente, da programmare su un periodo più breve.
In particolare si chiedono interventi incisivi che possano consentire:
- un contributo straordinario per i danneggiati dal contagio in via diretta o anche solo sottoposti a quarantena obbligatoria;
- una erogazione a sostegno della professione per tutti gli avvocati per il caso di calamità naturale;
- l’annullamento dei contributi minimi soggettivi dell’anno 2020 con l’assolvimento degli oneri previdenziali attraverso il solo pagamento proporzionale delle somme dovute con l’invio del modello 5/2021 (anno fiscale 2020);
- la sospensione di tutti i termini e scadenze contributive, nonché degli adempimenti previdenziali e contributivi per l’anno 2020 ed il rateizzo delle somme dovute nei tre anni successivi, senza interessi per gli iscritti;
- la sospensione dell’aumento del contributo soggettivo per l’anno 2021;
- la possibilità di cedere pro soluto in favore di Cassa Forense i crediti verso lo Stato per le prestazioni rese con il patrocinio a spese dello Stato;
CHIEDE ALL’UNIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DELLA CAMPANIA
la convocazione in via d’urgenza dell’adunanza per determinare gli interventi in favore dell’avvocatura da sostenere unitariamente affinché l’azione politica non risulti inefficace;
CHIEDE ALL’ORGANISMO CONGRESSUALE FORENSE
un urgente confronto con le rappresentanze ordinistiche territoriali per coordinare le azioni politiche da sostenere con il Governo.