sabato, Luglio 27, 2024
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Cannes 2015, La Grande Amarezza: nessun premio per Youth del napoletano Sorrentino

Dieci minuti di applausi per Mia Madre di Nanni Moretti, altri 15 per Youth di Paolo Sorrentino, critiche più che positive per il fantasy di Matteo Garrone, ma alla fine dei giochi il cinema italiano esce sconfitto dal Festival di Cannes 2015. Nemmeno un premio per il trio italiano nella 68esima edizione della rassegna cinematografica.

La giuria guidata dai fratelli Coen evidentemente non era della stessa opinione della critica e hanno così premiato i seguenti titoli:

Palma d’oro a Dheepan di Jacques Audiard
Grand Prix Speciale della Giuria a Saul fia di László Nemes
Miglior regia a Hou Hsiao-hsien per Nie Yinniang
Miglior sceneggiatura a Michel Franco per Chronic
Miglior attrice (ex equo): Emmanuelle Bercot per Mon roi e Rooney Mara per Carol
Miglior attore Vincent Lindon per La loi du marché
Premio della giuria a The Lobster di Yorgos Lanthimos

La Francia vince quindi tre premi a Cannes 2015: la Palma d’oro, miglior attore e miglior attrice.

L’Italia sconfitta si consola al box office

Certo un premio l’Italia l’avrebbe meritato, tre titoli, tanto diversi tra loro, ma tutti dei veri capolavori, che assolutamente non hanno meritato questo 3-0 ad opera del cinema francese nella cerimonia finale del Festival di Cannes 2015. Tuttavia, è una sconfitta che Moretti, Garrone e Sorrentino, avranno già metabolizzato, sopratutto per quanto riguarda l’autore del fantasy Il racconto dei racconti e del regista napoletano di Youth. Il film di Garrone al box office italiano nella prima settimana è risultato secondo, mentre nella seconda settimana è risultato quarto al botteghino. Ancora meglio ha fatto Youth di Sorrentino, che all’esordio nelle sale italiane si è subito piazzato al primo posto nel box office del weekend.

E dunque, saremo anche tornati a casa con “Zero Tituli” da Cannes 2015, ma le vere vittorie i nostri registi le hanno subito trovate al botteghino.

Il Box Office completo del weekend

Francesco Healy
Francesco Healy
Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.
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