martedì, Aprile 16, 2024
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De Laurentiis: “Ho detto no a 900 milioni per il Napoli. Quagliarella? Non è impossibile”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato una intervista al ‘Corriere dello Sport’, in occasione dei suoi 70 anni.

De Laurentiis | “Giorni fa mi si e’ avvicinato un signore con fare amichevole ma anche circospetto. Sai, Aurelio, ho la possibilita’ di presentarti un acquirente che avrebbe intenzione di offrire novecento milioni di euro. Ho sorriso e gli ho ribadito quello che ho detto ripetutamente: il Napoli non e’ in vendita”. Intervistato dal “Corriere dello Sport”, Aurelio De Laurentiis assicura di non voler cedere la societa’ perche’ “non ho nessuna intenzione che si possa correre il rischio di ricreare quelle situazioni che hanno poi portato al declino. Qui c’e’ soltanto bisogno di un uomo con la capacita’ di tenere la rotta giusta”.

Il produttore cinematografico va per la sua strada, sognando uno scudetto appena sfiorato un anno fa (“moralmente lo abbiamo vinto noi pero’ so anche che nel calcio esistono agenti esterni – non i calciatori, non gli allenatori – che finiscono per essere condizionanti”) e con Carlo Ancelotti al timone. “Col suo arrivo abbiamo avviato, in anticipo, la costruzione di questo nuovo ciclo”, assicura De Laurentiis, spazzando via anche le voci sul futuro della panchina dei partenopei. “Ancelotti e’ l’allenatore del Napoli, con un triennale, per ora. C’e’ chi ha pensato di sparare nel mucchio, aprendo a chissa’ quale irrealizzabile prospettiva. Io sono contentissimo di lui e lui e’ felice di stare qua”.

Il mercato

De Laurentiis apre ancora al ritorno di Quagliarella (“credo che meriterebbe questa occasione. Io penso che non sia una questione economica ne’ per noi e neanche per lui, ma una soluzione romantica”) mentre sulle voci relative a Ilicic, Lozano e Castagne replica: “Ci sono calciatori in organico di qualita’ e anche giovani, penso a Ounas, a Verdi, a Diawara, e ce ne sono altri in giro, e penso a Inglese e a Rog ma non solo a loro, da valutare. Bisogna innanzitutto verificare certe situazioni. Ma siamo consapevoli di dover intervenire, ad esempio, in difesa, sulle fasce. A centrocampo non sara’ semplice, ma aspettiamo, e in attacco, onestamente, abbiamo l’ira di Dio”. Insigne compreso: “Ha vissuto un periodo di appannamento, che ha inciso nella sua psicologia. Quando ritrovera’ la condizione, si sentira’ piu’ libero nelle sue giocate. E dopo quell’appuntamento a casa di Ancelotti, presente Raiola, il caso non e’ piu’ esistito”.

Redazione Desk
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