sabato, Luglio 27, 2024
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Buon compleanno Stadio di Napoli

Denominato in origine “Stadio del Sole”, il 6 dicembre 1959 si inaugurava il celebre stadio napoletano, dopo sette anni di lavori, iniziati nel 1952.

Nato come centro sportivo polivalente, dotato anche di palestre, spazi per le arti marziali, campo da pallacanestro e pista di atletica, esso era destinato a diventare lo stadio dove sarebbero state ospitate le partite del Napoli calcio, fino ad allora disputate nel ben più ridotto campo sportivo del Vomero, già da tempo inadatto a quest’uso.

Costruito negli anni cinquanta del XX secolo in stile brutalista su progetto dell’architetto Carlo Cocchia, all’epoca della realizzazione risultava uno degli stadi più apprezzati oltre che il più capiente d’Italia con i suoi 85 012 posti.

Nel 1963 cambiava nome, ribattezzato “Stadio San Paolo”.

Il nome resterà per molti decenni, passando per le ristrutturazioni degli Europei del 1980 e quelle più significative dei mondiali “Italia 90”, variando la sua capienza e dotandosi di un terzo anello coperto che porterà la capienza a 72810 posti salvo poi ai primi anni duemila ridursi per la chiusura dello stesso recente anelloportando la capienza a 60240. Ancora una volta  la capienza scese a circa 55000 spettatori in occasione della XXX Universiade del 2019.

Il 4 dicembre 2020 il Comune di Napoli intitolava lo stadio all’ex capitano del Napoli, Diego Armando Maradona, deceduto il precedente 25 novembre.

Non mancarono momenti di minor prestigio come i display rimasti dal 1994 e per venticinque anni non funzionanti, o tra il 2001 ed il 2002 quando allo stadio venne revocata l’agibilità per un violento nubifragio, o ancora i mancati aggiornamenti di sicurezza uniti ai lavori per i mondiali del 1990 completati solo al termine della manifestazione calcistica, tuttavia lo stadio alle belle vittorie del Napoli, agli scudetti sofferti e alla frustante discesa negli abissi del professionismo, rimane l’identificazione stessa del calcio a Napoli ed il binomio ambivalente con il quartiere nonostante i continui e ciclici tentativi di creare uno stadio nuovo.

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