Stamane, a cavallo dell’apertura a dicembre della nuova Stazione Municipio Linea 1, l’assessore alla mobilita e alle infrastrutture Mario Calabrese ha istituito una nuova Zona a Traffico Limitato per Napoli. Successivamente alle polemiche pervenute a Palazzo san Giacomo in seguito alla malagestione della ztl presente (che ha falcidiato ormai centinaia di attività commerciali), l’assessore sfida tutti con una zona a traffico limitato che raccoglierà via Marechiaro, via Ferdinando Russo, via Alfano.
Dal 2015 la limitazione del flusso automobilistico sarà operata per tutti gli anni nella stagione estiva da giugno a settembre, e nelle fasce orarie di punta, dalle 7 alle 19 per via Ferdinando Russo e dalle 8 alle 19 per le altre due arterie. Alle interdizioni saranno esenti i trasporti pubblici, le forze dell’ordine, i disabili, il trasporto merci.
Cosa succederà dopo la conferma della deliberà? La ztl esistente non è stata supportata da una politica efficiente del trasporto pubblico, ma esclusivamente da una immatura rete di servizi che avrebbe potuto garantire il medesimo flusso di spostamenti precedenti e superiori alla inaugurazione della ztl solo a partire dal completamento della Linea 1 e al rafforzamento del Consorzio Unico Campania per i Trasporti pubblici.
Quest’ultimo sembrerebbe essere arrivato al capolinea, in seguito al mancato impegno da parte della Regione di coprire i contributi per la garanzia del servizio (il caso Sita Sud, Ctp, ed Enav sono esempi per tutti). In dirittura d’arrivo della Linea 1 della metropolitana il trasporto pubblico campano è al collasso, girano indiscrezioni dal Comune addirittura di un mega licenziamento di 9.000 lavoratori al termine dei cantieri della metropolitana.
Cosa significherà in termini meramente economici un ulteriore ztl per la città? Una sciagura o una manna?
This post was published on Set 19, 2014 13:02
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