
“Il ventre di Napoli” decimo classico della collana “Parthenope”: non solo folklore, ma una delle voci più lucide e coraggiose della letteratura sociale europea.
Dopo il successo della riedizione delle sue Leggende napoletane, il decimo titolo della collana di classici “Parthenope” propone una nuova edizione – arricchita da introduzione e illustrazioni d’epoca – de Il ventre di Napoli, che arriverà in tutte le librerie italiane a luglio 2025.
Il Ventre di Napoli è ormai un classico: un romanzo-reportage che racconta la difficile transizione della grande capitale del Mezzogiorno: da antiche, perdute, reinventate tradizioni, a una modernità piena di contraddizioni. Matilde Serao scrisse questo libro in due riprese. La prima parte, a caldo, racconta la tragica epidemia di colera del 1884, in cui si invoca lo “sventramento” dei quartieri più poveri e degradati, dal Porto a Santa Lucia. La seconda e la terza parte, invece, sono un ritorno in quegli stessi luoghi vent’anni dopo, per constatare gli effetti del cosiddetto “risanamento”, dei nuovi quartieri borghesi che hanno preso il posto dei vecchi cadenti palazzi. Ma cos’è davvero cambiato, sotto il cielo, davanti al mare bellissimo di Napoli? La Serao ci guida in un grande viaggio nella vita, nelle virtù e nei vizi di una città unica al mondo, e dei suoi altrettanto unici abitanti.
Matilde Serao è stata una delle più importanti giornaliste e scrittrici di fine Ottocento. Legò il suo nome alla rubrica mondana Api, mosconi e vespe e soprattutto all’avventura del quotidiano Il Mattino, fondato e diretto insieme al marito Edoardo Scarfoglio. Svolse un’intensa attività letteraria, pubblicando oltre quaranta volumi fra romanzi e novelle, dal verismo meridionale alle mode dello psicologismo, dello spiritualismo misticheggiante e del cosmopolitismo.