di Valerio Tramontano
Il mercato del Napoli di Gennaio ha regalato a Benitez il suo primo acquisto. Stiamo parlando ovviamente di Jorginho, il centrocampista italo-brasiliano acquistato dal Verona. E’ ovvio che Benitez si aspetta ancora qualcos’altro dal mercato.
Di riparazione soprattutto in ambito difensivo. Sfumato Bastos che ha preferito la Roma, il Napoli cerca sempre un difensore da adattare al 4-2-3-1 dell’allenatore. Gonalons, con l’arrivo di Jorginho, è ormai un affare svanito nei meandri di una trattativa che sembrava non volersi più concludere. Ma secondo altre voci di mercato, il Napoli sarebbe interessato anche a Capoue del Tottenham. Maggiori conferme si avranno la prossima settimana. E’ vero che nel calcio c’è sempre da migliorarsi e che ormai la squadra di Benitez è ferma, ormai, intorno a quel 76% della preparazione, così come afferma il suo allenatore, e che vuole mettere in evidenza come questo gruppo pecca ancora di disattenzione nel reparto arretrato, vedi il pareggio di Bologna, e che deve migliorare anche a centrocampo. Ma come dice Mr.Benitez “sin prisa però sin pausa”.
Quindi, diamo tempo al tempo a questa squadra che ne verrà fuori alla grande. Questo gruppo è stato messo insieme da poco tempo e occorre trovare ancora quei meccanismi giusti sia per quanto riguarda i tatticismi e sia per il discorso del rendimento. Non dobbiamo dimenticare che questo è un Napoli dal carattere internazionale che gioca con una mentalità vincente su ogni campo, sia in casa che fuori. Non c’è da meravigliarsi se tutto questo è opera di “Rafa” o “ Don Rafè” come vogliamo chiamarlo. Un allenatore dall’aspetto mansueto e di una goliardica gentilezza ma che nasconde una professionalità che solo guru del calcio come Guardiola e Mourinho hanno saputo mostrare. Tutto questo per dire che Benitez sa dove e come può migliorare questo Napoli. Aurelio De Laurentiis quest’anno ha investito cifre importanti ed è altrettanto importante che la squadra ricambi questa fiducia sia del suo presidente che dell’allenatore. Non si riesce ancora a comprendere bene come alcuni calciatori continuino a rifiutare Napoli come se fosse chissà quale meta sperduta e lontana da ogni metodo o cognizione. Ma tutto questo al Napoli e ai napoletani non deve interessare. Perché la squadra c’è e la società sta costruendo, un passo per volta, un gruppo che sta dettando un suo tipo di calcio in Italia, in Europa. E allora..vamos Napoli! Vamos Rafa!
This post was published on Gen 20, 2014 20:21
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