Italia 1917. Eleonora Duse si reca al fronte, accompagnata dalla sua devota assistente, Désirée, per dare sostegno e coraggio ai soldati costretti a combattere nelle trincee durante la prima guerra mondiale. Un breve dialogo con l’ufficiale medico al fronte e le necessità economiche spingono la Duse a riprendere l’attività teatrale dopo un periodo di assenza durato un decennio. Si pone alla guida di una compagnia teatrale e porta in scena il dramma di Ibsen “La donna del mare”…
Il film “Duse” di Pietro Marcello disegna questa parte della vita della grande attrice: una parte della vita segnata dalla malattia, dalle difficoltà economiche, dal riavvicinamento a D’Annunzio dopo la messinscena di un spettacolo fallimentare. Il film è anche il racconto del mondo che sta cambiando: per le strade le camicie nere picchiano, e l’orrore della guerra deve ancora essere metabolizzato, ed è, soprattutto, la parabola di una donna coerente, libera e responsabile (come Ellida del dramma di Ibsen), che non può essere altro che un’attrice. Anche di fronte ai richiami irosi e disperati della figlia. Anche con lei e con i nipoti, malgrado l’amore che prova, non potrà essere un’attrice.
Nessuno può sapere come recitasse la Duse, come si attualizzasse il suo celebrato metodo recitativo, basato sull’istinto: per la Duse recitare era infatti un avvenimento naturale, puro, autentico. Esistono pochi filmati, il più noto dei quali è il film muto Cenere (1916), tratto dal romanzo di Grazia Deledda, girato dalla stessa Duse in collaborazione con la casa di produzione Ambrosio, il ricordo che ne è stato tramandato in diverse narrazioni.
Valeria Bruni Tedeschi regala una Duse spiritata, votata all’arte, al teatro e alla bellezza, ma coerentemente con l’idea di libertà incarnato dal personaggio, dalla donna e dalle possibilità del cinema, Valeria Bruni Tedeschi è soprattutto l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, con i suoi svariati incantesimi. Ed è tanta roba.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Fanni Wrochna, Noémie Merlant, Fausto Russo Alesi, Edoardo Sorgente, Vincenzo Nemolato, Giovanni Morassutti, Marcello Mazzarella, Vincenzo Pirrotta, Federico Pacifici, Vincenzo Iantorno, Mimmo Borrelli, Vincenza Modica, Savino Paparella.
Sceneggiatura di Letizia Russo, Guido Silei, Pietro Marcello.
La Duse di Pietro Marcello e della Bruni Tedeschi sceglie il teatro come spazio elettivo di verità e di resistenza. Eleonora affronterà l’ultimo viaggio dimostrando che si può rinunciare alla vita stessa, ma mai alla propria natura.
Giuseppe Iaculo










