È online da martedì 4 dicembre un archivio online con circa 450 spot elettorali dagli anni 70 a i nostri giorni, facilmente consultabili perché ordinati per anno, tematica e partito, curato dall’unità di ricerca dell’Università degli Studi di Roma Tre all’interno di un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (Prin) 2008 sulla Popolarizzazione e sulle nuove forme della comunicazione politica.
Un interessante progetto che può aiutare a far comprendere ai più giovani una parte della travagliata e lunga storia Italiana, di come si è arrivati ai personaggi e alle situazioni dell’attuale vita politica, anche di come si sono evoluti i mezzi di comunicazione dei partiti , di quello che ci hanno promesso e di come ce ne parlavano.
Si va dagli spot per i referendum come quelli contro l’abolizione della legge sul divorzio con testimonial come Proietti, Morandi e Manfredi, dagli spot della “società ideale” targati Dc, i forti messaggi di Craxi, i provocatori spot del Pci fino a quelli più recenti di Forza Italia, Msi, Ds e Margherita.
Dopo la legge sulla par condicio, dal 2000 in poi il mezzo di diffusione più utilizzato dalla politica diventa la rete, non mancano quindi spot diffusi solo con questo mezzo come i vari video “vaffa” di Beppe Grillo con il suo Movimento Cinque Stelle che nasce proprio grazie al potere comunicativo d’internet, e i “particolari” spot del Pdl come l’inno “Meno male che Silvio c’è” firmato da Andrea Vantini.
In sintesi un interessante progetto che si spera continuerà a essere curato e arricchito, soprattutto perché gli Italiani hanno “memoria corta” su loro passato politico, rinfrescargliela non fa mai male.
Giovanni Marco Esposito
This post was published on Dic 7, 2012 14:31
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