Nella stanza di Enza ondeggiano le ombre. All’improvviso si accendono ricordi. Arrivano i fantasmi: Virginia Woolf, Natalia Ginzburg, Alda Merini, Cenzina, Polina, Sibilla Aleramo, Emma, Costanza. “Racconta” le dicono e sulla carta le vede danzare, muoversi col loro corpo, il loro sangue colora le parole che s’incendiano di vita. La stanza della scrittura accoglie altre stanze, in un viaggio tra immaginazione e realtà, diventa la stanza dell’infanzia e del lessico famigliare, la stanza della guerra e delle Quattro Giornate di Napoli, la stanza del manicomio, la stanza di via Margutta dove Sibilla Aleramo vive i suoi ultimi anni.
Vincenza Alfano ci porta nella sua stanza, ci lascia varcare la soglia per assistere al miracolo dell’immaginazione. Ma, una volta entrati, dovrete tenere chiusa la porta, perché “se una al donna vuole scrivere deve avere una stanza tutta per sé”.
QUI IL LINK PER COMPRARE I BIGLIETTI
This post was published on Gen 27, 2025 15:11
Può una semplice mattinata al centro commerciale trasformarsi in un incubo? Purtroppo sì. È quello…
Paradossalmente, i lavoratori schiavizzati che i Romani consideravano “strumenti parlanti” (instrumentum vocale), in alcuni casi…
Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…
Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…
Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…
Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…