Cultura

Teatro Nuovo: ‘Un Poyo Rojo’, fra comicità e commozione, teatro e danza

Teatro Nuovo, da sabato 8 marzo 'Un Poyo Rojo'

Al Teatro Nuovo dall’8 marzo racconto di un incontro d’amore.

È il racconto di un incontro d’amore tra danza, acrobatica e comicità ‘Un Pojo Royo’ spettacolo di Poyo Rojo/Alfonso Barón, Luciano Rosso, Hermes Gaido, che arriva sabato 8 marzo alle 19 (in replica domenica 9), nel Teatro Nuovo di Napoli, con la coreografia di Luciano Rosso, Alfonso Barón, Nicolas Poggi, per la regia di Hermes Gaido.

Presentato da Poyo Rojo, Carnezzeria srls, in collaborazione con T4/Jonathan Zac e Maxime Seuge, l’allestimento si svolge nello spogliatoio di una palestra, dove due uomini, interpretati da Luciano Rosso e Alfonso Barón, si affrontano come due galli da combattimento, si scrutano, si squadrano, si provocano, si seducono.

“Una poesia di corpi e immagini – sottolineano in una nota i promotori dello spettacolo – suonata senza parole o musica, un duetto vibrante e sgargiante, malizioso e sensuale, una deliziosa scusa per mettere in discussione la natura primitiva dei nostri desideri”.

Divenuto spettacolo cult, ‘Un Poyo Rojo’ dal 2008 non smette di sbalordire e divertire, registrando, di volta in volta, sold out negli oltre trenta Paesi di un tour che non accenna a estinguersi. Un successo dovuto anche alla centralità del binomio danza-comicità, utilizzato per trattare una tematica particolarmente sentita e sempre attuale. Evidenzia la nota: “È nato in un momento nel quale era in esame un progetto di legge per la legalizzazione del matrimonio omosessuale in Argentina.

All’epoca la società era fortemente divisa, animata da dibattiti appassionati, in forte contraddittorio anche violento. Un Poyo Rojo prende vita in questo contesto, e da subito viene visto come una opposizione a ogni forma di imposizione e costrizione da parte di una società benpensante”.

Stuntmen e danzatori, sportivi e acrobati, Luciano Rosso e Alfonso Barón si affrontano e si respingono, si confrontano specchiandosi l’uno nell’altro, simili e diversi, attratti e respinti. Una provocazione che passa attraverso una partitura corporea di conflitto, seduzione, arti marziali e variété, fisicità e comicità, ambiguità e desiderio, abbracci e battaglie, attacchi elastici e allegre resistenze.

Un Poyo Rojo, si afferma, “è una sfida, un invito a ridere di noi stessi esplorando tutte le possibilità fisiche e spirituali, dove la libertà estetica e narrativa del lavoro è ragione dell’entusiasmo internazionale che esso suscita e continua a suscitare”.

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