Storia, memoria e giustizia sono i temi portanti della mostra itinerante sulle stragi nazifasciste compiute in Italia tra il 1943 e il 1945, una esposizione che fa tappa a Napoli, nel Palazzo delle Arti (Pan) dal 7 febbraio fino al 19 marzo, con inaugurazione lunedì 6 alle 10.
Curata dal procuratore generale militare Marco De Paolis, corredata da un ricco repertorio di foto, filmati e documenti storici, la mostra ricostruisce una serie di drammatici episodi successivi all’Armistizio e si sofferma sugli sforzi della giustizia militare per processare i colpevoli.
“Nonostante il lungo tempo trascorso” è il titolo dell’esposizione: a ottant’anni dall’ondata di violenze che si abbattè su militari e civili italiani, durante la guerra di liberazione, lo scopo è trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza e il ricordo di atrocità che insanguinarono il percorso di uscita dalla dittatura e di costruzione delle basi di uno Stato democratico. Furono oltre un migliaio le vittime militari in Italia, oltre 24mila quelle civili, 650mila i militari italiani deportati.
Ogni categoria di crimini di guerra viene narrata in una sezione della mostra. attraverso grafici, foto, postazioni interattive. Una parte significativa è dedicata alla pagina dei processi, tanto importante quanto poco conosciuta nelle sue dimensioni e implicazioni: furono 50 quelli celebrati dagli Alleati in Italia, 15 quelli tenuti nel dopoguerra dalla giustizia militare del nostro Paese, 24 quelli celebrati dopo la scoperta nel 1994 del cosiddetto “armadio della vergogna” in cui erano stati occultati 695 fascicoli sulle stragi nazifasciste.
Il 1994 fu l’anno della ripresa dei processi, come quello contro Erich Priebke, seguiti dal 2002 dai procedimenti sulle stragi: Sant’Anna di Stazzema, Vinca, Monte Sole, Civitella Val di Chiana e Fucecchio, con protagonista la procura presso il tribunale militare di La Spezia, diretta da De Paolis che fu pubblico ministero in 17 processi. La mostra resterà aperta al Pan dal lunedì al venerdì (9.30-19,30), e il sabato, domenica e festivi fino alle 20.30.
This post was published on Feb 5, 2023 11:00
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