Costume e Società

Sedute di laurea ai tempi del Coronavirus, 1428 laureati alla Federico II di Napoli

Sono circa 1400 le sedute di laurea in lockdown alla Federico II di Napoli dopo il blocco di tutta l’attività erogata tradizionalmente a causa del Coronavirus.

1428 laureati e 12952 esami sostenuti, tutti rigorosamente in modalità a distanza, dal 9 marzo al 9 aprile. Numeri che testimoniano come l’Università Federico II abbia dato la sua risposta all’emergenza generata dal lockdown, dall’improvviso blocco di tutta l’attività erogata tradizionalmente a causa del Coronavirus.

Dopo circa quattro settimane da quando l’offerta didattica, gli esami, le lauree sono iniziate con l’erogazione on-line, abbiamo la possibilità di fare un bilancio che affidiamo ai numeri. Il dato acquisito al 9 aprile ci indica numeri a mio avviso importanti che testimoniano come la Federico II abbia dato una risposta a questa emergenza“, sottolinea il rettore Arturo De Vivo che, annunciando nuove decisioni in merito a sedute straordinarie di laurea, pagamento delle tasse e attività degli organi collegiali, ringrazia, attraverso un video sul canale Facebook istituzionale, tutta la comunità federiciana, gli studenti e in particolare il personale del Policlinico Federico II. E conclude poi indirizzando ”a tutti, agli studenti, alle loro famiglie, al personale tecnico-amministrativo ai colleghi, un augurio soprattutto perché questa Pasqua possa segnare il passaggio a un tempo migliore”.

Nel suo intervento, De Vivo spiega che ”le risposte alle preoccupazioni dei nostri studenti sono state anche date con decisioni che abbiamo assunto. La seduta d’esame straordinaria continua fino al 30 aprile e entro il 15 giugno, che è la data formale di chiusura delle attività della sessione straordinaria dell’anno accademico 18/19, faremo in modo di fissare sedute di laurea per gli studenti che avessero concluso gli esami entro il 30 aprile e che per le difficoltà, abbiano avuto ulteriore necessità di approfondimenti per concludere il loro lavoro di tesi. Stiamo ora approntando modalità per poter sostenere anche gli esami scritti a distanza”.

Inoltre ”un segnale importante che l’Ateneo ha ritenuto di dover dare ai suoi studenti, alle preoccupazioni evidenti di molte famiglie, è quello che l’ultima rata dell’anno accademico in corso delle tasse da versare, scada non più il 30 aprile, ma il 30 giugno’ – continua il rettore della Federico II. Riprendono anche tutte le attività degli organi collegiali attraverso la modalità telematica, consentendo quindi una piena ripresa delle riunioni dei Dipartimenti, del Consiglio di amministrazione, del Senato accademico, proprio perché, in un momento di vita sospesa, l’attività dell’università possa continuare in normalità, perché nessuno resti indietro”.

This post was published on Apr 10, 2020 16:00

Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

Recent Posts

Amalfi, la tradizione folkloristica pronta a festeggiare il nuovo anno

Quattro spettacolari bande cittadine animeranno i giorni antecedenti il 31 dicembre e quelli iniziali del…

19 ore ago

Alla Reggia di Caserta le regine che unirono Napoli all’Europa

Dal 20 dicembre al 20 aprile 2026 la Reggia di Caserta apre le porte a…

20 ore ago

“Natale senza confini”: teatro e musica alla Chiesa di Santa Croce al Purgatorio

Prosegue la rassegna della Fondazione Il Canto di Virgilio nell’ambito di “Altri Natali 2025”: sabato…

2 giorni ago

Da Barra l’adesione alla “Rete 3L per Napoli” per prevenire le devianze minorili con la lettura

Il 19 dicembre alle 17:30, presso la biblioteca sociale La Casa di Francesca in via…

2 giorni ago

Premio Elsa Morante, proiezione anteprima alla libreria Luce

Proiezione del cortometraggio dedicato a Elsa Morante e Dacia Maraini, presenti i “Giovani Morantiani” Continuano…

2 giorni ago

Francesco Cicchella al Teatro Cilea con “Tante belle cose”

Prosegue a gonfie vele la stagione teatrale 2025–2026 del Teatro Cilea di Napoli, che si…

2 giorni ago