Una data realistica per avviare una riapertura graduale “può essere quella del 4 maggio” anche se “ce la devono dire soprattutto le autorità sanitarie competenti“. A dirlo è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla trasmissione radiofonica “Centocittà”, in onda su Rai Radio 1. Per l’ex magistrato “prolungare questi arresti domiciliari oltre i due mesi renderebbe la situazione drammatica“.
“Bisogna capire che sarà fondamentale fare uno sforzo per le prossime festività di Pasqua ed il 25 aprile. In caso contrario tutto quello che è stato fatto sarà vanificato“. Così il primo cittadino partenopeo. “Qui a Napoli abbiamo compiuto un atto senza precedenti, da economia di guerra, invece da parte dello Stato non vedo un vero coraggio da economia di guerra. – continua – Noi comuni siamo stati lasciati a mani nude ma combattiamo lo stesso. Se il governo non interviene entro fine aprile con una manovra per i Comuni salteranno nelle città i servizi ordinari: dall’illuminazione alla raccolta dei rifiuti. Noi sindaci lanciamo l’allarme perché sappiamo che è così“.
Il basso caso di numeri registrati a Napoli, secondo de Magistris, è dovuto a diversi fattori “tra questi rientra la prontezza che ho avuto nel chiudere le scuole anticipando le disposizioni del Governo. D’altra parte, la Regione Campania è quella in cui sono stati effettuati meno tamponi. L’emergenza sanitaria è la priorità, ma attenzione a non aspettare troppo a programmare il dopo, perché rischia di configurarsi anche un dramma sociale ed economico” conclude.
This post was published on Apr 10, 2020 15:49
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