San Gennaro ha il volto del pentito Nunzio Giuliano? Ma dai!

Forse non si starà esagerando? Qualsiasi cosa l’associamo alla Camorra qui a Napoli? Una domanda che in tanti si chiedono, noi come l’utente Facebook Luca Delgado, amico di Jorit AGOch, un giovanissimo artista napoletano già autore di diversi capolavori in giro per il mondo, da Brooklyn a Roma, e oggi impegnato alla realizzazione di un San Gennaro a piazzetta Forcella. Un disegno che ritrae un San Gennaro con un volto di un napoletano qualunque, come racconta lo stesso Jorit AGOch, poiché essendo il santo del popolo, lui ha voluto che il volto del suo santo doveva essere di uno del popolo.

Peccato però che c’è stato qualcuno che in quel volto c’ha visto quello di Nunzio Giuliano, oppure c’ha voluto vedere il volto di uno dei fratelli della storica famiglia malavitosa del quartiere Forcella, dissociato e ucciso nel 2005, così da poter intitolare il suo pezzo “San Gennaro somiglia a Nunzio Giuliano”. Ma come scrive l’utente Facebook Luca Delgado, perché “un giornalista napoletano si prenda la briga di andare a scovare una somiglianza sicuramente casuale e neanche così evidente con un ex boss della camorra? Possibile che anche per una cosa così bella si debba andare a cercare in maniera così evidentemente faziosa, il pretesto per riproporre ancora una volta, per l’ennesima volta, il binomio: Napoli-Camorra?”.

Possibile dunque che per raccontare Napoli, c’è sempre il bisogno di utilizzare il termine “Camorra”, non riusciamo nemmeno a raccontare le bellezze della nostra città, come il San Gennaro realizzato dall’artista Jorit AGOch, per quella che è, un’opera d’arte straordinaria, possibile che per farla conoscere ai napoletani, agli italiani, al mondo, c’è il bisogno di paragonare il volto di San Gennaro al volto di un camorrista? Se non c’è altra soluzione, allora signori, assomigliamo tutti a Nunzio Giuliano.

This post was published on Set 14, 2015 11:21

Francesco Healy

Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.

Recent Posts

Giovanni Esposito presenta “Nero” al Cineforum Arci Movie: due giorni di incontri e proiezioni al Pierrot di Ponticelli

Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…

54 minuti ago

Al Teatro Serra debuttano gli allievi della scuola

Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…

59 minuti ago

Un trovatello sotto l’albero, a Napoli quattro appuntamenti per conoscere e adottare i cani in cerca di casa

Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…

1 ora ago

TRIANON VIVIANI: venerdì 5 dicembre il teatro internazionale di DAVIDE IODICE

Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…

18 ore ago

Baaristi Muuti: il debut album in due appuntamenti live a Napoli. Un viaggio visionario attraverso l’art rock e il nu prog

Il gruppo art rock pubblicherà a inizio dicembre il debut album dal titolo “A Room…

18 ore ago

Gli intellettuali di Villa Floridiana dell’800, protagonisti de «Il libro degli ospiti di Mary Davis» di Nadia Barrella

La presentazione domenica 7 dicembre nel parco borbonico del Vomero  I Musei nazionali del Vomero ospitano,…

18 ore ago